01/01/2013 - 01:00

Il packaging si ricicla con la sovrastampa per battere la crisi

I prezzi di petrolio e materie prime aumentano e le aziende non possono permettersi sprechi. Rotoprint recupera imballaggi vecchi o sbagliati e nel 2010 ha salvato 18mila km di materiale.
Chilometri e chilometri di imballaggi nuovi ma inutilizzabili. È con questa realtà che devono fare i conti moltissime aziende, alle prese con errori di stampa, normative che impongono aggiornamenti sulle etichette, grafiche da rinnovare continuamente. «Un tempo, forse, si buttavano via più a cuor leggero: gli imballaggi in magazzino non vanno più bene? Al macero, e produciamone di nuovi. Ma oggi, con la crisi che morde e l'attenzione all'ambiente che per fortuna si sta diffondendo, sarebbe follia». Parola di Gian Carlo Arici, titolare di Rotoprint Sovrastampa, azienda di Lainate (MI) che grazie a un procedimento unico in Italia si è specializzata nel dare una nuova vita agli imballaggi già stampati. «Con l'aumento dei prezzi di petrolio, materie prime, trasporto e smaltimento, le aziende devono stare sempre più attente alla gestione delle scorte -continua Arici-. Ma nel mondo dell'imballaggio una nuova legge o un cambio di strategia di marketing imposto dall'azienda possono far sì che metri e metri di materiale nuovo e perfettamente utilizzabile diventino improvvisamente obsoleti. Per non parlare degli errori di stampa, a cui è difficile rimediare».

Difficile, ma non impossibile. È un'esclusiva di Rotoprint lo speciale sistema di sovrastampa a registro in Rotocalco che consente di intervenire con precisione millimetrica su ogni tipo di packaging. Una tecnologia frutto dell'ingegno del fondatore Gian Carlo Arici, che oltre quarant'anni fa ha modificato le macchine rotative per venire incontro ai clienti alle prese con materiale difettoso o non più adeguato alle loro esigenze. «Allungare il ciclo di vita degli imballaggi porta alle aziende un risparmio significativo -continua Arici-. Non sono costrette a produrre nuovo materiale ed evitano i costi di stoccaggio e di smaltimento in discarica. Inutile dire che questo ha effetti positivi anche sull'ambiente, soprattutto in termini di risparmio di emissioni di CO2».

Basti pensare che solo nel 2010 sono arrivati a Rotoprint, pronti a iniziare la loro nuova vita, oltre 18mila chilometri di materiali accoppiati in bobina, come dire un viaggio di andata e ritorno fra Milano e Rio de Janeiro. «Forse la crisi economica -conclude Arici- sarà anche l'occasione per pensare a quanti sprechi inutili si potrebbero evitare con un po' di attenzione e di creatività».
Un impegno per l'ambiente riconosciuto anche dalla E.R.A (European Rotogravure Association), che ha conferito a Rotoprint Sovrastampa l'Innovation Award 2011.
Rotoprint Sovrastampa S.r.l. Nata nel 1978 a Lainate (MI), Rotoprint Sovrastampa è specializzata nel modificare imballaggi già stampati, siano essi in formati (tetrarex, combiblok, elopak, scatole microonda, astucci, blister, cluster) o in bobina con supporto mono o pluristrato (alluminio, carta, poliammide, polietilene, polipropilene, poliestere, sleeves, tetrapak). Rotoprint Sovrastampa è una Società con Sistema di Gestione Qualità Certificato UNI EN ISO 9001: 2008 e per il suo Procedimento Brevettato ha vinto l'Oscar dell'Imballaggio 1993 (conferito dall'Istituto Italiano Imballaggio).
Marilisa Romagno
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