01/01/2013 - 01:00

Se la carbon footprint diventa un "patto sociale"

A fronte di una sempre maggiore attenzione per il clima e l'ambiente e in previsione di sovvenzioni statali per la riduzione dell'impronta ecologica, IMQ organizza un incontro per presentare gli strumenti a supporto delle aziende per progetti di carbon footprinting.
Il tema climatico ambientale prende sempre più il sopravvento e a sensibilizzarsi non sono solo le istituzioni e i privati cittadini ma anche le imprese, consapevoli del forte impatto che il loro operato ha sull'ambiente.
A prova di tutto questo, oggi a Roma si terrà un incontro dal titolo "Impronte d'Ambiente, Impronte d'Impresa" durante il quale il Ministero dell'Ambiente e alcune grandi aziende nazionali firmeranno accordi volontari per progetti di "carbon footprinting", ossia per la misurazione delle emissioni di gas serra durante i loro processi produttivi. Inoltre, sarà annunciato l'incremento del finanziamento per un bando di gara per la promozione della "carbon footprint" che allargherà ad altre aziende interessate la possibilità di aderire al progetto.

Ma come fare per misurare la propria impronta ecologica? A spiegarlo è IMQ che per il 1° febbraio 2012 organizza un workshop dal titolo "Cambia il clima, cambia il mercato: come dovranno adeguarsi le aziende". Durante l'incontro verranno anche illustrati gli strumenti a disposizione delle aziende per poter misurare e ridurre la loro impronta, a cominciare dall'inventario delle emissioni dei gas serra, la verifica delle emissioni in termini di CO2 equivalente, il calcolo della "carbon footprint", le modalità di riduzione e l'eventuale compensazione delle emissioni tramite l'acquisto di crediti VER (VER - Verified Emission Reduction), nonché le modalità di accesso alla borsa dei VER.
Per informazioni: http://www.imq.it/it/news_media/news/news_165_Carbonfootprint
Marilisa Romagno
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