01/01/2013 - 01:00

Uccelli marini in crisi nel Mediterraneo

È l'allarme lanciato dalla LIPU dopo aver riscontrato gravi problemi legati alla stagione riproduttiva degli uccelli marini nel Nord della Sardegna.
 
Lo scorso giugno la LIPU ha effettuato uno studio presso l'area marina del Parco nazionale Arcipelago di La Maddalena con lo scopo di identificare le zone frequentate da uccelli marini e proporre misure di conservazione per habitat e specie.
 
I dati emersi sono preoccupanti: specie come la berta maggiore e il gabbiano corso hanno avuto quest'anno un basso successo riproduttivo.
Monitorando 30 nidi di berta maggiore, si è infatti scoperto che il 20% è stato abbandonato dalla coppia.
Tra le probabili cause - sottolinea la LIPU - la più plausibile è la scarsità di pesce nel mare, un fattore che mette in serio pericolo la nidificazione.
 
"Di fronte a problemi di tale gravità che colpiscono gli uccelli marini - ha dichiarato Giorgia Gaibani, responsabile Iba e rete Natura 2000 della LIPU - non possiamo che chiedere un'inversione di rotta nella Politica Comune della Pesca, la cui recente riforma annunciata dalla Commissione europea è però insufficiente per assicurare una pesca ecologicamente sostenibile negli anni a venire".
 
"Chiediamo con urgenza al Governo italiano un Piano d'azione ambientale e sociale per salvare il Mediterraneo - ha affermato Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU - e di dare attuazione alla Strategia Nazionale per la Biodiversità, in modo da fornire uno strumento concreto anche alle Regioni per invertire il declino degli ecosistemi".
 
Nel frattempo, la LIPU ha già sottoscritto un protocollo d'intesa con il Parco nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena per tutelare gli uccelli pelagici minacciati dalla pesca intensiva, dall'inquinamento, dai predatori e dal disturbo creato dal turismo.
 
Lisa Zillio
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