01/01/2013 - 01:00

Ma il mare non vale una cicca?

Fino a cinque anni per smaltire un filtro di sigaretta, pochi istanti per preservare l'ambiente: "Ma il mare non vale una cicca?". A lanciare la provocazione e l'omonima campagna di salvaguardia dei quasi 8.000 km di coste italiane è, anche quest'anno, l'associazione ambientalista Marevivo, in collaborazione con JTI - Japan Tobacco International, Ministero dell'Ambiente e il Corpo delle Capitanerie di Porto con il supporto di SIB - Sindacato Italiano Balneari.
Quest'estate non usate la spiaggia come posacenere: il 6 e il 7 agosto, 1000 volontari guidati dall'associazione Marevivo percorreranno in lungo e in largo le coste italiane per offrire ai bagnanti 100.000 posacenere tascabili, lavabili e riutilizzabili, insieme ad un piccolo vademecum sui tempi di degrado in mare dei principali oggetti - lattine, bottiglie di vetro e di plastica - di uso quotidiano. L'obiettivo della campagna, giunta al suo terzo anno consecutivo e che ha come testimonial d'eccezione Margherita Buy, è liberare le spiagge dai rifiuti - in particolare dai mozziconi - e, soprattutto, invitare i bagnanti ad un comportamento eco-responsabile: un gesto, così apparentemente trascurabile, come il disfarsi di un mozzicone, in realtà, reca danno all'ambiente ed in particolare al mare. Secondo una recente ricerca delle Nazioni Unite, i mozziconi sono ai primi posti nella top-ten dei rifiuti che soffocano il Mediterraneo (le cicche rappresentano il 40% dei rifiuti, contro il 9,5% delle bottiglie di plastica).

Nata nel 2009 con 100 spiagge coinvolte, l'iniziativa di Marevivo è cresciuta anno dopo anno, triplicando il numero di spiagge toccate: per la terza edizione, ne interesserà oltre 300 - alcune anche all'interno di Aree Marine Protette - e diversi tratti di mare antistanti aree di particolare pregio, come Ponza e Portofino, con i gommoni. "Il mare vale molto più di una cicca e dobbiamo avere una tutela speciale verso questa risorsa, proprio perché è patrimonio di tutti - ha spiegato Margherita Buy - Perciò sono molto contenta di promuovere questa iniziativa che cerca di sensibilizzare le persone a non usare la spiaggia come posacenere". "Anche quest'anno, Marevivo si pone l'ambizioso obiettivo di voler cancellare abitudini che spesso nascono dall'inconsapevolezza dei danni che provocano: le tracce che lasciamo sulla spiaggia - spiega il direttore generale Carmen Di Penta - non si cancellano con le onde e con il vento, alcune rimangono per decine, centinaia o migliaia di anni o addirittura non scompaiono mai".
Tommaso Tautonico
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