01/01/2013 - 01:00

Green blogging: l'anno sostenibile di Claudia Selvetti

Cosa vuol dire, in concreto, decidere di vivere impattando al minimo sull'ambiente? Da dove si comincia, che difficoltà e quanto adattamento comportano le nuove abitudini? Una giovane milanese prova a rispondere mettendo in piedi un progetto - che andrà avanti per un anno esatto - da seguire via web: fra trucchi anti-spreco, conquiste casalinghe e ritmi ritrovati, ecco i suoi 12 mesi di personale rivoluzione verde.
Quando si dice dal dire al fare: sono passati, ad oggi, più di 3 mesi da quando Claudia Selvetti - alias GreenKika su Facebook e Twitter nonché Kika13 su Flickr - ha dato il via a Vita a impatto 1, esperimento di decrescita (felice) partito il primo gennaio 2011 in quel di casa sua al grido "È possibile vivere felici rinunciando agli sprechi?". Una sfida, questa di Claudia, che vuole dunque partire dal basso e, per niente a caso, si lascia condividere in rete dalle pagine di un blog integralmente dedicato a questa esperienza eco-sostenibile tagliata e cucita su misura, ovvero www.vitaimpatto1.org.

Riciclo, riduzione mirata delle spese, autoproduzione di detersivi per la casa, rinuncia all'uso dell'ascensore, trasformazione del proprio ricettario in favore di alimenti e ingredienti di stagione e a km zero rientrano a pieno e quotidiano titolo fra i passi necessari per arrivare allo scopo ma, come scrive la Selvetti stessa, "(...) Attenzione, però: non si tratta di immolarsi in nome di un ambientalismo in apparenza vano. Bensì di adattare e ridimensionare la vita focalizzandosi su importanti domande: Come posso uscire dal loop di questo mercato consumistico che decide per me cosa è bene e cosa è male? Quali sono le conseguenze dei miei acquisti? In che modo posso ridurre al minimo il mio impatto ecologico?"

Appunto dopo appunto, quello che va a tracciarsi nel blog è in effetti finora un reinventarsi oggettivamente possibile, tant'è che nel suo post del 15 marzo, "Questa to-do-list, s'ha da to-do", Claudia si porta avanti buttando giù un elenco di prossime cose da fare che, oltre a proporsi aggiornabile e liberamente aperto a discussione, tutto è fuorché infattibile: scorrendolo, si va infatti dall'aiutare sua mamma a disfarsi di una bilancia pesapersone scambiandola su Zero Relativo al fare una gita all'inceneritore Silla, "vicino al quale ho vissuto 15 anni e che già visitai in terza media senza capirci una mazza". Gli spunti pratici, in ogni caso, non mancano: leggendo, succede che ci si possa imbattere per esempio nelle ricette del curry di zucca e ceci e della crema spalmabile di nocciole vegana così come nella spiegazione per farsi un balsamo per le labbra a base di cera d'api, oppure in segnalazioni utili, tipo quelle che riguardano Stillnovo, boutique che promuove il baratto di vestiti e accessori usati, e Troglodita Tribe S.P.A.F., marchio dietro cui si cela una coppia milanese trapiantata nelle Marche per dedicarsi all'editoria creativa casalinga.

Le difficoltà e le rinunce che si fanno sentire - va da sé - ci stanno pure quelle e, di post in post, chi vorrà seguire questa avventura per forza di cose non mancherà di essere messo a parte anche (e soprattutto) di questo. In data 3 marzo, a questo proposito, c'è n'è uno (di post) dal titolo che recita così: "Non è tutto in discesa, ma chiedimi se sono felice".
Manuela Bianchi
autore