01/01/2013 - 01:00

Non farti prendere per il naso, ai referendum vota sì

"Non farti prendere per il naso, ai referendum vota sì ": è lo slogan del Wwf che domani, con attivisti e rappresentanti istituzionali, parteciperà alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma promossa dal popolo dell'acqua, che renderà evidenti le ragioni di tutti/e coloro che voteranno "Si" ai referendum sulla privatizzazione della gestione dei servizi idrici e sulla riapertura dell'avventura nucleare.
Saranno presenti il presidente onorario Fulco Pratesi e il presidente nazionale Stefano Leoni, insieme agli attivisti Wwf camuffati con nasi da Pinocchio, a piedi e sui pattini: il burattino è il simbolo della Campagna che il Wwf lancerà da domani per sostenere il voto ai Referendum del 12 e 13 giugno con lo slogan "Ai referendum vota Si, Non farti prendere per il naso".
Per il Wwf sarà una giornata particolarmente intensa di mobilitazione su scelte fondamentali per un futuro sostenibile: domani scatterà, infatti, l'Ora della Terra - Earth Hour, evento globale del Wwf che anche in Italia vedrà spegnere i monumenti simbolo di centinaia di città. L'appuntamento centrale romano è a Piazza Navona dalle 20.30 alle 21.30 con lo spegnimento della fontana dei Quattro fiumi del Bernini, che insieme al Colosseo, celebrerà l'evento.

Con la partecipazione alla manifestazione per i referendum il Wwf vuole denunciare le mistificazioni di chi nel Governo e nel Parlamento dice di voler fare gli interessi del Paese non avendo risolto il problema della sicurezza delle centrali nucleari (tra l'altro l'Italia sceglie la tecnologia EPR di impianti terza generazione, che ha gravi problemi di sicurezza, come confermato dalle Authority specializzate di Francia, Inghilterra e Finlandia), non avendo idea di come e dove smaltire le scorie radioattive e rilanciando la privatizzazione dei servizi idrici, che non migliora la qualità della gestione del ciclo dell'acqua ma i costi a carico degli utenti: il WWF ricorda che laddove c'è in Italia una gestione privatistica ha fatto scendere gli investimenti sulla rete idrica del 66%, mentre le tariffe sono aumentate del 60%.

"In assenza di un Piano energetico, o almeno di una strategia energetica, che doveva vedere la luce entro il dicembre del 2008, e di seri programmi di intervento nazionale che arginino lo scandalo della dispersione complessiva del 30% degli acquedotti italiani, il Governo e la maggioranza che lo sostiene non solo aprono ai privati ma vorrebbero affidarsi completamente a loro su scelte fondamentali per il futuro del Paese", commenta Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia.
"Con i 3 Sì ai referendum i cittadini potranno cancellare definitivamente le norme che stanno costringendo l'Italia ad una rotta pericolosa. Occorre difendere i principi garantiti dall'art. 41 della Costituzione che sancisce l'utilità sociale in modo preminente rispetto alla proprietà privata. Non possiamo permettere che le scelte nei settori strategici, quali quelli dei servizi energetici ed idrici, vengano sottratti alla logica della pubblica utilità e che i beni comuni siano negati con l'arroganza di chi sta spingendo verso un futuro incerto" - commenta Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia.
Marilisa Romagno
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