01/01/2013 - 01:00

Campania: il decreto sui rifiuti è legge

La Camera ha approvato oggi in via definitiva il decreto legge 196/2010 sull'emergenza rifiuti in Campania. 329 sono stati i voti favorevoli, 187 i contrati e 3 gli astenuti.
 
Il disegno di legge "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 novembre 2010, n. 196, recante disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti" era stato approvato in prima lettura alla Camera il 21 dicembre 2010, quindi trasmesso al Senato (A.S. 2507) che lo ha approvato il 19 gennaio 2011 con alcune modifiche, tra cui l'introduzione del reato penale per chi abbandona spazzatura per strada.
 
Nel D.L. 196/2010 sono definire aclune misure atte ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti urbani senza soluzione di continuità, accelerare la realizzazione di impianti di termovalorizzazione dei rifiuti, incrementare i livelli della raccolta differenziata e favorire il subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania - con particolare riguardo alle province - nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
 
"Puntiamo ad avviare una "normalità" efficiente in Campania - ha spiegato il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo in occasione dell'approvazione del Senato avvenuta ieri con 155 voti a favore -. Ed in tale ottica vanno lette le modifiche apportate in Commissione, e condivise dal Governo, che puntano ad un ulteriore snellimento e accelerazione dell'iter per la costruzione degli impianti. Al medesimo obiettivo punta anche lo stanziamento di 150 milioni di euro di fondi Fas per la realizzazione dei piccoli impianti di trattamento che servono, specie in questa fase di transizione per ridurre ulteriormente i volumi conferiti nelle discariche. Una riduzione essenziale che passa in primo luogo per l'incentivazione della raccolta differenziata, che io ritengo la vera chiave di volta del problema rifiuti nel nostro paese".
 
"Ma puntiamo anche ad una "normalità condivisa" - ha concluso il Ministro Prestigiacomo - perché la soluzione del problema rifiuti non può passare per una conflittualità fra le istituzioni del territorio. Obiettivo di questo decreto non è quello di dividere, né di creare frizioni fra le istituzioni locali, bensì quello di aiutare la Campania a superare i ritardi e a innescare nel più breve tempo possibile un regime virtuoso di trattamento e smaltimento dei rifiuti in un sistema di collaborazione fra le diverse competenze locali e fra queste e lo Stato. Penso che questo obiettivo, anche grazie al costruttivo confronto che si è svolto in Commissione, prima alla Camera e poi qui al Senato, sia stato raggiunto".
Lisa Zillio
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