01/01/2013 - 01:00

La discarica Martucci chiuderà a febbraio: i dubbi di Legambiente

Il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, con ordinanza n. 95 del 24 dicembre 2010, ha ordinato alla Lombardi Ecologia di proseguire, fino ad esaurimento delle volumetrie autorizzate il 6/8/2010 dal Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, l'esercizio del terzo lotto della discarica in contrada Martucci.
Contestualmente ha ordinato a se stesso di emettere entro la stessa data il provvedimento di entrata in esercizio dell'intero impianto complesso di gestione dei rifiuti con produzione di CDR sempre in contrada Martucci. Fin qui la cronaca; ora la nostra profonda delusione per questa ulteriore ferita per la democrazia e per le nostre istituzioni. Il 6/8/2010 il Presidente della Provincia di Bari ordinò l’ennesimo rinvio della chiusura della discarica di contrada Martucci, attiva dal 1996, autorizzando il sopralzo di ulteriori cinquanta centimetri.

Cinquanta centimetri, su una superficie di circa nove ettari (la superficie del lotto ancora in esercizio), sviluppano un volume di circa 45.000 metri cubi. Il 10 giugno 2010, a seguito di una richiesta formale dell’Ufficio Ambiente del Comune di Conversano, la Lombardi Ecologia dichiarò un volume residuo in discarica di 34.308 metri cubi prevedendo che si sarebbe esaurito in novanta giorni. Il 28 luglio 2010, la Lombardi Ecologia annunciò che i volumi disponibili si sarebbero esauriti intorno al 9-11 agosto. Il 15 novembre scorso la Lombardi Ecologia ha comunicato di avere ancora “volumi disponibili fino a tutto febbraio 2011” (sarebbe questa, dunque, la nuova data di fine vita della discarica).

Considerando che ogni giorno in discarica vengono smaltiti circa 400 metri cubi di rifiuti, come è possibile che dal 10 giugno al 10 agosto (in 61 giorni) sono stati smaltiti in discarica oltre 34.000 metri cubi e dal 10 agosto al 28 febbraio 2011 (in 200 giorni) ne saranno smaltiti 45.000 metri cubi? Misteri dei corpi solidi e della politica pugliese.
E’ incredibile che nessuno operi i controlli in contrada Martucci.

Il circolo di Legambiente di Mola chiede alla Regione, alla Provincia, all’ARPA, all’ATO e ai  Comuni di Mola e Conversano di conoscere:
1)le quantità di rifiuti che sono state smaltite in discarica negli ultimi due anni;
2)i risultati delle analisi eseguite sulle acque dei pozzi spia negli ultimi tre anni;
3)il perché dall’esterno della discarica continua a fuoriuscire biogas come dimostrato nel libro “L’ultimo chiuda la discarica” di Pietro Santamaria, pubblicato con l’adesione di WWF e Legambiente Puglia.
Marilisa Romagno
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