01/01/2013 - 01:00

COP16: storica apertura cinese a Cancun

La Cina e gli altri paesi del gruppo BASIC (Brasile, Sudafrica, India e Cina) hanno finalmente deciso di impegnarsi volontariamente (ma in modo vincolante) per ridurre le proprie emissioni di gas serra, accettando anche i meccanismi di misurazione e controllo per monitorare il loro impegno.
 
Xie Zhengua, capodelegazione cinese, ha riferito che la Cina è disponibile a ridurre la propria quota di CO2 del 40 - 45% entro il 2020 e nell'ambito di una risoluzione che sia vincolante in modo da trasformare gli sforzi di Pechino in una parte dell'impegno internazionale.
 
Jairam Ramesh, ministro dell'Ambiente indiano, ha però dichiarato che i Paesi del BASIC accetteranno queste misure solo se il protocollo di Kyoto verrà confermato (scade infatti nel 2012), se si potranno utilizzare i finanziamenti (30 milioni) stabiliti a Copenaghen per sostenere i paesi in via di sviluppo nella transizione verso il low carbon, se si potrà contare su un nuovo meccanismo di trasferimento tecnologico efficace e sicuro e se quest'impegno verrà sottoscritto anche dagli Stati Uniti.
 
Ed è proprio questa la grande novità portata dall'apertura cinese. 
Washington, infatti, ha finora sempre declinato ogni impegno trovando un'ovvia giustificazione alla propria reticenza in quella di Pechino e New Delhi 
Questa storica decisione cinese, invece, apre nuovi spazi di negoziato e nuove speranze per raggiungere finalmente un accordo vincolante per tutti.
Lisa Zillio
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