01/01/2013 - 01:00

Conferenza ISPRA per la conservazione della biodiversità

E' iniziata oggi a Roma la "Conferenza ISPRA per la conservazione della biodiversità. Ricerca applicata, strumenti e metodi" per affrontare il sempre piu' critico problema della perdita di biodiversita' e stabilire quali azioni mettere in campo per arginarla.
 
L'evento si collega alla "Conferenza Nazionale per la Biodiversità", svoltasi lo scorso giugno per riprendre il vivace dibattito che, a livello tecnico-scientifico, istituzionale e culturale, era stato avviato nel nostro Paese in tema di salvaguardia della biodiversità.
La perdita di biodiversità non accenna purtroppo a diminuire e anzi procede con una progressione senza precedenti, con un ritmo di estinzione delle specie da 100 a 1000 volte superiore a quello registrato in epoca pre-umana. 
 
"Il nostro Paese ha davanti sfide nuove ed impegnative in tema di conservazione della biodiversità", ha dichiarato il Presidente dell'ISPRA prof. Bernardo De Bernardinis; "Alcune di queste sono diventate ancora più urgenti a seguito dei risultati della recente Conferenza ONU sulla biodiversità tenutasi a Nagoya, che ha definito una serie di obiettivi non più rinviabili. Pertanto, lo scopo della Conferenza dell'ISPRA non è solo quello di presentare le attività svolte dall'Istituto in materia, ma anche di avviare una discussione sul suo ruolo rispetto all'attuazione del piano e della strategia nazionale per la conservazione della biodiversità su scala globale".
"Le funzioni dell'ISPRA", ha spiegato la dr.ssa Emi Morroni, Responsabile del Dipartimento Difesa della Natura dell'ISPRA, "possono contribuire a mitigare le minacce alla conservazione della biodiversità,
come ampiamente illustrato durante i lavori della Conferenza. Su questi temi l'Istituto è impegnato anche sul fronte dell'informazione tecnico-scientifica e della comunicazione rivolta al pubblico, per far crescere la consapevolezza sulla necessità di salvaguardare la biodiversità, base della nostra esistenza".
 
Il nostro e' uno dei Paesi europei più ricchi di biodiversita', con circa un terzo di tutte le specie animali attualmente presenti nel vecchio continente e un'elevato numero di specie endemiche (9%).
Sono infatti almeno 58.000 le specie animali in Italia ma la metà dei vertebrati presenti in tutto il territorio è minacciata dall'estinzione, circa un quarto degli uccelli sono a elevato rischio. 
Passando alla flora sono in pericolo 1020 specie vegetali superiori (circa il 15% del totale) e il 40% delle alghe, licheni, muschi, felci.
Nota positiva: l'estensione mondiale delle aree protette è quintuplicata dal 1970 a oggi ed ha raggiunto il 12% delle terre emerse.
Lisa Zillio
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