01/01/2013 - 01:00

Rifiuti: la Commissione europea incontri i comitati campani

In occasione della visita di una delegazione di alto livello della Commissione europea in Campania, i Presidenti del Partito Verde Europeo, e i vicepresidenti del gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo, hanno scritto una lettera aperta al commissario all'Ambiente Potocnik.
La lettera è firmata da Monica Frassoni e Philippe Lamberts (Presidenti del Partito Verde Europeo) e da Eva Lichtenberger e Raul Romeva, vicepresidenti del gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo. "Contrariamente a quello che succede in molte zone di Italia e d'Europa," è scritto nella lettera, "l'Unione Europea è molto popolare tra i cittadini campani che si battono con competenza e capacità di proposta per il loro territorio. Proprio per questo le chiediamo non solo di permettere ai suoi funzionari di incontrare anche i rappresentanti di comitati e gruppi attivi sul territorio e che già da tempo hanno un'interlocuzione con il Parlamento europeo, ma anche di rendere pubblici gli esiti dei colloqui con le autorità locali. L'assenza di trasparenza - come ben sa - è da tempo la principale alleata del disastro della gestione dei rifiuti e la causa prima del malcontento e diffidenza dei cittadini."

"Considerato che l'Italia," continuano gli scriventi, "non si è ancora adeguata alla sentenza della Corte di Giustizia del marzo scorso, e che rischia per questo multe salatissime, e che lei dovrà decidere se sbloccare i fondi per la riorganizzazione del ciclo rifiuti e per le bonifiche, le chiediamo anche di tenere presente che non si colgono al momento segnali di un abbandono reale da parte delle autorità italiane della disastrosa ricetta a base di inceneritori e discariche seguita fino ad oggi e in contrasto con la direttiva europea che pone al primo posto prevenzione, riuso e riciclo. In particolare, rispetto all'inceneritore di Acerra, le ricordiamo che Giovanni Caturano, Comandante del gruppo Carabinieri per la tutela dell'ambiente di Napoli, ha parlato esplicitamente di irregolarità nel collaudo e nel funzionamento e che occorre una VIA specifica che non è mai stata fatta. Sulle discariche, altro cardine della fallimentare ricetta campana, i suoi funzionari constateranno quelle esistenti, poste in luoghi già molto inquinati e che si stanno velovemente riempiendo di rifiuti indifferenziati, violano sistematicamente le norme europee in materia: la magistratura è intervenuta per l'inquinamento della falda acquifera a Giugliano e Taverna del Re, mentre esperti indipendenti hanno certificato l'inquinamento delle falde acquifere profonde a Terzigno: la Commissione non può non agire di fronte a violazioni così gravi."

"A fronte di tutto questo," conclude la lettera, "è fondamentale che le autorità italiane capiscano che i fondi europei potranno essere utilizzati solo nel rispetto delle norme europee, dopo la presentazione di un piano rifiuti in tempi brevi, accessibile ai cittadini e che punti su prevenzione e riciclo, abbandonando il ricorso indiscriminato a inceneritori e discariche."
Tommaso Tautonico
autore