01/01/2013 - 01:00

Ambiente: un "deal" per salvare la natura

Wwf: "un giorno storico per la natura, approvato un nuovo 'deal' per salvare il pianeta". La COP 10 vota il Piano di azione globale per la biodiversità: gli impegni 'nodali su aree protette, risorse genetiche, sovrasfruttamento della pesca, sussidi 'perversi' e contabilità ambientale.
10 anni per salvare la biodiversità sul pianeta con un Piano d'azione condiviso al livello globale. Per la difesa della natura questo è un giorno storico. I Governi riuniti a Nagoya per la decima Conferenza della Parti (COP10) sulla Convenzione per la Diversità Biologica (CBD) hanno sottoscritto un accordo che conferma il bisogno fondamentale di mettere al centro al conservazione della biodiversità come elemento fondamentale della nostra economia e della nostra società.

"I governi hanno riaffermato il messaggio che la protezione del benessere del pianeta è fondamentale nelle politiche internazionali e hanno dimostrato che lavorando insieme si può salvare la vita sul pianeta - ha dichiarato Jim Leape, direttore generale del WWF Internazionale. I delegati che hanno partecipato alla 10ma Conferenza delle Parti sulla Biodiversità (COP10), riuniti dal 18 ottobre a Nagoya, sono riusciti finalmente a superare lo scoglio del regolamento ABS ,sull'accesso e la condivisione dei benefici derivati dalle risorse genetiche (Access and Benefit Sharing Protocol) che era in stallo da 18 anni da quando la Convenzione è stata firmata.

Il Protocollo di Nagoya/ABS (così si chiamerà da oggi) è un risultato storico e consentirà che l'immenso valore delle risorse genetiche venga finalmente condiviso fra popoli e nazioni. Inoltre i governi hanno condiviso l'obiettivo di arrestare il sovrasfruttamento delle risorse marine e di proteggere il 10% delle aree marine costiere e le aree "high seas". E su questo ultimo punto il commento del WWF: "Pur riconoscendo il grande progresso fatto su questo obiettivo il WWF sottolinea tuttavia che per adesso l'accordo riguarda solo la metà di quanto avevano chiesto gli scienziati per assicurare la conservazione di questi fondamentali biomi".

Il nuovo Piano d'Azione per la biodiversità individua anche l'obiettivo di proteggere il 17% degli habitat terrestri che è un incremento modesto dell'attuale 10% ma pur sempre uno slancio in avanti perchè riguarda tutto il pianeta e da realizzarsi in un arco di tempo piuttosto breve (10 anni). I governi hanno anche raggiunto un accordo per modificare i sussidi perversi (es pesca, agricoltura, trasformazione del territorio). Un'ultima e non meno importante decisione, chiesta a gran voce epiù volte anche dal WWF anche in occasione del lancio dell'ultimo Living Planet Report, il nuovo accordo chiede ai paesi di garantire che il valore della biodiversità venga integrata nelle contabilità nazionali. "Si tratta di un elemento strategico e nuovo nell'approccio alla difesa della natura, un segnale politico importantissimo che metterà in moto un nuovo approccio alla finanza globale - ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia.

Il WWF ha chiesto al Governo italiano di mostrare il proprio impegno sia su scala globale sia su scala nazionale intervenendo nella Manovra 2011 (collocando un accantonamento in Tabella A della Legge di Stabilità 2011, tabella in cui vengono previsti impegni di spesa corrente finalizzati ad iniziative speciali o nel decreto legge previsto per fine anno) con un adeguato impegno economico che consenta di avviare la realizzazione della Strategia nazionale della biodiversità, approvata lo scorso 7 ottobre, dopo 16 anni dalla ratifica da parte del nostro Paese della Convenzione internazionale della biodiversità (1994).
Tommaso Tautonico
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