01/01/2013 - 01:00

Napoli: è di nuovo emergenza rifiuti

Sembra di rivedere scene già viste in questi giorni a Napoli, cumuli di immondizia ad ogni angolo di strada tra l'indifferenza, o quasi, dei suoi abitanti. A monte di questa nuova emergenza pare non ci sia un unico motivo scatenante ma una serie di problemi.
L'Assessore comunale all'igiene urbana Giacomelli afferma che il problema dell'abbandono dei rifiuti nella città è legato ad uno sciopero contemporaneo di 68 autisti dell'azienda che supporta la società Asia nella raccolta dei rifiuti. Lo stesso assessore garantisce che l'emergenza è rientrata e nei prossimi giorni, grazie al conferimento fuori orario in discarica, tutto tornerà alla normalità.

In realtà i problemi sembrano non finire qui, l'assessore regionale all'ambiente chiede l'intervento del governo per risolvere la questione. Secono l'assessore Romano ci sono una serie di problemi che creano difficoltà alla gestione dei rifiuti, l'inceneritore che non funziona come dovrebbe, le difficoltà economiche dei comuni e delle aziende che gestiscono il ciclo dei rifiuti, gli impianti di compostaggio che non sono stati realizzati. A questo va aggiunto il problema che la società Asia (azienda che gestisce la raccolta a Napoli) ha sollevato, l'urgenza di una nuova cava a Terzigno perchè quella attuale è quasi colma e ben presto i mezzi non sapranno dove andare a conferire.

Chi invece è perplesso su quello che accade è il capo della Protezione Civile, Bertolaso, il quale conferma che nei mesi scorsi è stato svolto un ottimo lavoro. Si sono state avviati progetti di raccolta differenziata ben organizzati e strutturati, sono stati sistemati i cicli di raccola dei rifiuti ed è stato avviato il termovalorizzatore di Acerra. Bertolaso, fa sapere, che c'è qualcosa che non và, la situazione è precipitata troppo velocemente rispetto a come l'ha lasciata lui. Fatto sta che Napoli è di nuovo sull'orlo del baratro, 700 tonnellate di rifiuti aspettano di essere raccolti.
Tommaso Tautonico
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