01/01/2013 - 01:00

CIA e APEA - molti problemi da risolvere assieme, a partire dalla plastica in campagna

Il corretto smaltimento dei rifiuti nelle aziende agricole è una priorità nel Paese e anche per la Provincia di Matera: “Migliaia di tonnellate di teloni, materiali per le serre e recipienti vari, pesano sull’habitat e sull’economia degli agricoltori”.
Lo straordinario paesaggio della campagna materana non dovrà più essere minato da quelle indecorose montagne di plastica, accatastate in ordine sparso. Ora, smaltire correttamente i rifiuti prodotti dalle aziende agricole sarà meno difficoltoso e gravoso. Questo sarà finalmente possibile anche grazie alla collaborazione attivata tra l’APEA - Agenzia per l’energia e l’ambiente della Provincia di Matera con le Associazioni di categoria.

Le linee guida dei progetti e le attività che saranno portate avanti, sono state illustrate nel corso della quinta Festa nazionale dell’agricoltura promossa dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), in svolgimento nella città di Matera. L’Apea, oltre ad essere presente con un proprio stand informativo, ha promosso all’interno della kermesse una serie di interessantissimi workshop, che hanno messo al centro del dibattito i temi legati all’ambiente naturale e alle opportunità energetiche in agricoltura.

    Le opportunità, i progetti e alcune risorse -hanno detto Cia e Apea- per questioni di grande rilevanza per l’agricoltura e l’ambiente di Matera, ci sono. Si tratta di lavorare bene e fissare delle priorità. Lo smaltimento dei rifiuti delle aziende agricole -hanno evidenziato Apea e Cia - è una priorità. Gli agricoltori faranno la loro parte se saranno  dotati degli opportuni strumenti che fino ad  oggi, in verità, sono mancati. Ma  l’Apea è ottimista in tal senso, e rilancia: “Non solo ci impegneremo per la raccolta sostenibile dei rifiuti, ma saremo attivi su molti altri fronti, come quello sociale, con l’attivazione di una rete di fattorie didattiche e creando anche una fattoria orientata a percorsi “rieducativi” oltre educativi”.
Vesna Tomasevic
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