01/01/2013 - 01:00

Una petroliera incagliata nei mari artici

La petroliera Nanny si è incagliata nell’Artico mentre attraversava il passaggio a Nord Ovest. Non si è incagliata nei ghiacci, ma in una lingua di sabbia. Per il momento, niente idrocarburi in mare. La petroliera Baltica appartiene alla società di navigazione Sovcomflot controllata dal Governo russo.
La petroliera incagliata pesa 6.500 tonnellate e trasporta 9 milioni di litri di carburante. C’è un gran traffico di navi nell’Artico, ora che, come nel 2008 e per la seconda volta in 125.000 anni, sono aperti contemporaneamente sia il passaggio a Nord Est sia quello a Nord Ovest. Fra un po’ al Polo Nord dovremo mettere un semaforo, o magari una rotatoria. Si pensa ad una futura rotta commerciale che passa giusto sopra il Polo Nord (senza più la necessità di tenersi in prossimità delle coste) così da accorciare ulteriormente la strada.

Le navi che attraversano il passaggio a Nord est hanno bisogno, per un tratto, dell’assistenza di rompighiaccio. La Russia li mette a disposizione a prezzo di saldo, in considerazione delle potenzialità future offerte dalla rotta attraverso lo stretto di Bering. Ma già il passaggio a Nord Ovest e quello a Nord Est consentono decisi risparmi di tempo, carburante e spese generali. Il Canada si sta dando un gran daffare per sottolineare che il passaggio a Nord Ovest ricade nella sua diretta sfera di influenza, un’idea che non piace molto agli Stati Uniti (interessati per via dell’Alaska) e alla Danimarca, cui fa capo la regione amministrativa autonoma della Groenlandia.

La Russia invece considera chiaramente roba sua il passaggio a Nord Est, attraverso lo stretto di Bering. La petroliera Baltica, appartenente alla società di navigazione Sovcomflot controllata dal Governo russo, ha felicemente attraversato il passaggio a Nord Est, impiegando soli 11 giorni per trasportare 70.000 tonnellate di gas dal porto russo di Murmansk (non lontano dal confine con Norvegia e Finlandia) a quello cinese di Ningbo. Un’impresa del genere era riuscita l’anno scorso, per la prima volta nella storia, a due navi da carico. Quest’anno ci provano anche i danesi.

E’ in viaggio la M/V Nordic Barents, con a bordo 41.000 tonnellate di ferro da consegnare in Cina. I dati forniti dagli enti scientifici indicano che in questi giorni i due passaggi sono aperti, navi e petroliere li trovano effettivamente sgombri e ciò significa che l’Artico è davvero messo male.
Tommaso Tautonico
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