01/01/2013 - 01:00

Istituita la prima area protetta transfrontaliera per la tigre siberiana

In occasione dell'Anno Internazionale della Biodiversità, che cade in contemporanea con l'Anno cinese della Tigre, la provincia cinese di Jilin e la vicina provincia russa di Primorsky hanno deciso di istituire la prima area protetta transfrontaliera per la tigre siberiana o tigre dell'Amur.
L'accordo, firmato dal Dipartimento Forestale Cinese della Provincia di Jilin e da due agenzie russe - il Dipartimento per la Natura e la Caccia della provincia di Primorsky e la Special Inspection "TIGER" - prevede che le due parti collaborino insieme per istituire in entrambe le province un'area protetta adatta alla conservazione della tigre di Amur e, contestualmente, recuperare altre specie minacciate dell'area.
La decisione è stata presa nell'ambito delle celebrazioni per il secondo Festival Culturale della Tigre dell'Amur, che si svolge in questi giorni nella città di Hunchun nella Cina nordorientale.

"Questa nuova area protetta transfrontaliera consentirebbe di porre sotto stretta protezione una porzione maggiore dell'habitat ancora oggi disponibile per la tigre siberiana e per quelle altre specie minacciate come il "leopardo dell'Amur o dell'estremo oriente", il cervo mosco e il goral, un ruminante diffuso in quelle aree - ha dichiarato Massimiliano Rocco, responsabile Specie e TRAFFIC del WWF Italia - Grazie all'accordo non saranno solo le tigri, al vertice dell'ecosistema, ad essere direttamente tutelate, ma questo consentirà di tutelare anche tutte quelle altre specie, l'habitat forestale e quegli ambienti unici che saranno compresi all'interno di quest'area protetta."
Nel dettaglio è previsto un miglioramento della condivisione di informazioni sulla protezione della tigre siberiana e del leopardo dell'Amur, l'adozione degli stessi sistemi di monitoraggio per le tigri e le loro prede, la realizzazione di ricerche ecologiche congiunte e lo sviluppo di progetti per lanciare una campagna anti-bracconaggio lungo il confine tra la Russia e la Cina.

La distruzione e la frammentazione degli habitat, il bracconaggio e la progressiva rarefazione delle loro prede hanno ridotto drasticamente il numero di tigri siberiane o dell'Amur esistenti allo stato selvatico; si stima infatti che del più grande felino del mondo siano rimasti appena 450/500 esemplari.
"Questo accordo è un grande successo per la conservazione dell'habitat della tigre di Amur in Russia e in Cina. Poiché entrambi i Paesi giocano un ruolo cruciale nei termini di recupero globale della specie, una futura rete transfrontaliera rappresenterà un grosso passo in avanti per l'impegno globale del WWF per la conservazione della tigre - ha sottolineato Sergey Aramilev, responsabile per la tigre di Amur del WWF Russia, che ha contribuito a promuovere l'accordo - C'è ancora molto lavoro da fare per implementare questo accordo, come fare in modo che riceva adeguati fondi governativi, ma questo è comunque un importantissimo passo avanti."

All'inizio dell'anno il WWF ha lanciato la campagna TX2 con l'obiettivo di raddoppiare il numero di tigri allo stato selvatico entro il prossimo Anno della Tigre nel 2022, campagna che ha coinvolto anche l'attore Leonardo di Caprio in viaggio per l'Asia insieme agli esperti WWF (www.savetigersnow.org).
Nel luglio di quest'anno ii 13 Paesi che ancora conservano popolazioni di tigri allo stato selvatico si sono riuniti a Bali per stilare un'innovativa dichiarazione per la conservazione della tigre che dovrà essere siglata prima della fine dell'anno in uno specifico Vertice che avrà luogo in Russia a novembre.
La dichiarazione vuole creare un piano di recupero per la tigre che sia globale nell'obiettivo, ma che promuova anche una puntuale cooperazione transfrontaliera tra i 13 Paesi in cui la tigre vive ancora.


Lisa Zillio
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