01/01/2013 - 01:00

Caccia: apertura anticipata ai primi di settembre

Apertura anticipata per la caccia, è prevista per i primi di settembre. Il Wwf sostiene che questo possa significare un gravissimo danno alla fauna selvatica e per questo motivo l'associazione si propone di ricorrere a via legali per il rispetto delle norme europee nei calendari venatori.
La stagione di caccia inizia con la preapertura ed è il peggiore degli inizi possibili. Ancora una volta a prevalere sono le pressioni del mondo venatorio invece che le esigenze della fauna selvatica, le indicazioni del mondo scientifico e le norme europee ed italiane per la tutela della biodiversità. Ma perchè la caccia ai primi di settembre è così dannosa? Appello in extremis ai cacciatori… Si comincia infatti a cacciare, con alcune differenze fra Regione e Regione, fin dai primi giorni di settembre, invece della data canonica della terza domenica di settembre. Anche se il prelievo sarà in questi giorni consentito su alcune specie, il danno sarà gravissimo per queste specie e per tutte le altre presenti sul territorio, soggette a disturbo ed a possibili danni diretti in un periodo particolarmente delicato della loro biologia come la tarda estate.

Ma perchè la caccia ai primi di settembre è così dannosa? Perchè (e lo dice il mondo scientifico e non solo le associazioni di tutela ambientale) la caccia in questo periodo: va ad incidere su un periodo in cui tutta la fauna selvatica è in genere messa in difficoltà da condizioni ambientali non facili di fine estate e nel quale non tutti i giovani dell’anno sono ancora completamente indipendenti non essendo ancora giunti i contingenti migratori dal nord, si concentra sui soggetti che nidificano sul nostro territorio e che sono quindi di particolare importanza per la nostra fauna per quanto riguarda le anatre, ricade in un periodo in cui parte delle femmine non hanno ancora completato la muta e possono avere difficoltà di volo comporta un impatto indiretto (disturbo) e anche diretto (possibili atti di bracconaggio) sulle tante specie protette che in questo periodo stanno iniziando il lungo volo migratorio e ancora si trovano sul nostro territorio.

Di fronte a questo e di fronte alla generale non applicazione delle norme europee di tutela nei calendari venatori delle diverse Regioni e Province, il WWF (insieme ad altre Associazioni ) ricorrerà ai Tribunali Amministrativi per chiedere la giusta tutela della nostra fauna. Già lo scorso mese di giugno numerose associazioni, tra cui il WWF, inviarono una lettera/diffida alle Regioni ed alle istituzioni competenti, con richieste molto puntuali per l’applicazione delle nuove e più rigorose norme introdotte recentemente dall’articolo 42 della Legge Comunitaria 2009 approvata dal Parlamento negli scorsi mesi (Legge 96/2010).
Successivamente, inoltre, sono state emesse specifiche Linee Guida dall’ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – che più dettagliatamente illustravano la strada da percorrere, validando largamente gli elementi già posti dalle associazioni.

In sostanza è ora obbligatorio prevedere la chiusura o la limitazione temporale della caccia in alcuni periodi per molte specie, nonchè l’applicazione rigorosa di principi di conservazione a tutela della fauna selvatica, sempre di derivazione europea, a cui le Amministrazioni devono attenersi. Pressochè nulla però è stato fatto dalle Amministrazioni e la preapertura ne è una dimostrazione eclatante. Per questo il WWF porterà la questione nelle aule dei tribunali. Il WWF vuole così contribuire all’applicazione ed al rispetto delle nuove norme da parte di Regioni e Province, cui ricordiamo che la tutela della fauna selvatica e dell’ambiente è un dovere stabilito anche dalla Costituzione, per garantire l’adeguamento della gestione dell’attività venatoria alle regole stabilite dall’Unione Europea ed ormai introdotte anche nel nostro Paese.

Ai cacciatori un appello in extremis da parte del Presidente del WWF Italia Stefano Leoni: “Non scendete in campo nei giorni della preapertura: ne gioverebbe la fauna, ne gioverebbero tutti i cittadini (liberi di muoversi senza spari negli ultimi giorni di estate), ne giovereste anche voi.” In vista della nuova stagione venatoria ormai alle porte è questa la richiesta del Presidente del WWF che invita tutte le associazioni venatorie a chiedere ai loro iscritti di dimostrare la propria volontà a contribuire alla tutela dell’ambiente, nell’anno dedicato dall’ONU alla biodiversità. Questo consentirebbe inoltre alla stragrande maggioranza della popolazione, peraltro contraria alla caccia, di poter andare i fine settimana di settembre senza rischio nei boschi.
Marilisa Romagno
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