01/01/2013 - 01:00

Greenpeace: spiaggia contro il nucleare

Nuova manifestazione di Greenpeace contro il nucleare, questa volta gli attivisti hanno trasformato il Lido di Venezia in una spiaggia “anti-nucleare”, piantando centinaia di ombrelloni gialli che compongono una scritta contro il nucleare.
Non è un caso che abbiamo scelto il lido di Venezia per protestare cntro il nucleare, una delle conseguenze negative che la tecnologia porterebbe è che in Italia ne risentirebbe anche il turismo. Il messaggio anti-nucleare - sottoscritto da Greenpeace Italia, Greenpeace Austria, Greenpeace Germania, Greenpeace Svizzera e Greenpeace Slovenia stato consegnato al Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia che durante la sua campagna elettorale aveva dichiarato che il Veneto non avrebbe mai ospitato una centrale ma dopo 4 mesi, nonostante le ipotesi di una centrale nucleare Enel a Chioggia, non ha fatto nulla per smentire o scongiurare le ipotesi.

Greenpeace si aspetta passi concreti della Regione Veneto per scongiurare un incubo nucleare in laguna che potrebbe avere effetti negativi anche sul flusso dei turisti. Senza considerare l'aspetto economico della questione, infatti, ribadisce l'associazione ambientalista che il nucleare del Governo Berlusconi peserebbe tantissimo sul portafoglio degli italiani, le cifre si aggirerebbero sui 6-7 miliardi di euro, invece dei 4 dichiarati da Enel. Ne è un esempio il prototipo della centrale EPR, della francese Areva, che ad oggi ha già accertato perdite pari a 2,7 miliardi di euro oltre al costo di 3,2 miliardi stabiliti dal contratto, e mancano ancora tre anni alla data prevista per completare la centrale.

Secondo Greenpeace il nucleare è solo un modo per impedire alla economia italiana di puntare forte sulle fonti di energia pulita; mentre dovremo presto svincolarci da fonti energetiche pericolose, come petrolio, carbone e nucleare, anche per risolvere l’emergenza climatica che incombe su noi tutti. Soprattutto per l’area della laguna veneta che è la zona in Italia più esposta agli impatti del cambiamento climatico come testimoniano i 3 cm all’anno di sprofondamento.
Tommaso Tautonico
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