01/01/2013 - 01:00

La Luna sta invecchiando

Da uno studio pubblicato su Science la Luna sta invecchiando, le "pieghe" sulla crosta sono l'effetto del raffreddamento interno dell'astro . La Nasa: si rimpiccolisce e mostra segni di "invecchiamento" sulla superficie. Tutto questo dimostra che la luna non deve essere più considerata un pianeta "morto" geologicamente».
La Luna si sta restringendo. A dirlo è una ricerca pubblicata sull'ultimo numero di "Science", firmata da un team di astronomi dello Smithsonian Institution di Washington, guidato da Thomas Watters: il team ha esaminato migliaia di fotografie scattate dalla Nasa, e ha riconosciuto sulla superficie lunare delle nuove faglie e dei nuovi corrugamenti, alti anche decine e decine di metri, che dimostrerebbero come la luna si stia contraendo su se stessa, a causa del raffreddamento del suo nucleo. Si rimpicciolisce e si riempie di rughe, ma se il passare dei miliardi di anni scalfisce la sua superficie, non per questo il cerchio luminoso perde di grazia ai nostri occhi. Per osservare la contrazione del suo raggio (cento metri su un totale di 1.700 chilometri) c'è stato infatti bisogno di una missione Nasa.

Questi fenomeni furono registrati per la prima volta una quarantina di anni fa dalle missioni dell'Apollo 15,16 e 17, che fotografarono queste formazioni geologiche soprattutto nell'area dell'equatore della luna. Le immagini più rivelatrici, però, sono state quelle scattate dalla Lunar Reconnaissance Orbiter Camera della Nasa, che ne avrebbe individuati 14 di nuovi e distribuiti uniformemente su tutta la superficie del pianeta. Secondo i primi calcoli, sarebbero già 200 i metri del diametro lunare (che è di circa 3474 km) andati persi in 40 anni.

Il passaggio da una fase liquida e ribollente a un progressivo raffreddamento, e quindi al ridursi delle dimensioni, non è d'altronde un fenomeno limitato al nostro satellite.  Anche Mercurio e Marte hanno la superficie solcata da rigonfiamenti simili , su uno di questi crinali, frutto delle spinte tettoniche di una Luna sempre più anziana, si arrampicarono anche due astronauti di Apollo 17, Eugene Cernan e Harrison Schmitt. Era il 1972: l'ultima visita dell'uomo all'astro grazioso.

Da allora, oltre che rimpicciolirsi, raffreddarsi e raggrinzirsi, la Luna si sta anche allontanando da noi al ritmo di quasi 4 centimetri l'anno.
«Ma non bisogna preoccuparsi, la luna non sparirà - rassicura Watters - Si sta contraendo, ma non di troppo. Piuttosto tutto questo dimostra che la luna non deve essere più considerata un pianeta "morto" geologicamente».

Marilisa Romagno
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