01/01/2013 - 01:00

Tagli ai parchi: un salto indietro di 50 anni

E’ questa l’amara conclusione del WWF che ha visto rigettate le numerose richieste rivolte al Governo di escludere le Aree Protette dal taglio del 50% dei trasferimenti previsto dal maxiemendamento alla manovra passato oggi al Senato.
Il nostro Paese ha scelto un sistema originale per festeggiare l’anno della biodiversità, ossia quello di chiudere i Parchi! Infatti con il taglio non modificato dal maxiemendamento governativo approvato oggi dal Senato, le nostre aree protette non potranno mantenere gli impegni contrattuali già presi per la vigilanza, la fruizione, l’educazione ambientale e per quell’importante azione di conservazione della natura che ancora riesce a difendere quasi l’11% del territorio italiano.

Il WWF annuncia battaglie. “Siamo tornati in dietro di 50 anni”  dichiara Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia e esponente di spicco di quel movimento di scienziati, intellettuali e gente comune che si sono battuti negli anni permettendo al nostro paese di passare dallo 0,63% di territorio protetto all’11% di oggi. “Con questa manovra cancelliamo tutto. Non ci fermeremo finché Governo e Parlamento non rivedranno  questa decisione e alle nostre aree protette, di terra e di mare, verrà data la giusta dignità e considerazione nelle politiche nazionali. Le aree protette rappresentano una risorsa anche economica importantissima e in questo momento di crisi dovrebbero essere valorizzate e non abbandonate” conclude Pratesi.
Tommaso Tautonico
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