01/01/2013 - 01:00

Gas flaring e Delta del Niger: un disastro ambientale dimenticato

Giovedì 1 Luglio 2010 alle ore 11:30 a Roma, presso la sede Nazionale degli Amici della Terra, in via di Torre Argentina 18 (primo piano), si terrà una conferenza stampa per denunciare i gravissimi effetti sull'ambiente e sui diritti umani della pratica del gas flaring nel Delta del Niger.
Un disastro di enormi proporzioni (anche in rapporto all'attuale emergenza del Golfo del Messico) che si protrae da anni nell'indifferenza dell'opinione pubblica mondiale. Alla conferenza interverranno: Nnimmo Bassey, fondatore di Environmental Right Action Nigeria, Presidente di Friends of the Earth International e nominato dal Time Hero of the Environment 2009 per il suo ruolo attivo nel denunciare le violazioni dei diritti umani e ambientali perpetrati dalle compagnie petrolifere nel Delta del Niger; Rosa Filippini, Presidente degli Amici della Terra Italia (Friends of the Earth Italy); Christine Weise, Presidente della sezione italiana di Amnesty International; Elena Gerebizza, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale.

Il gas flaring consiste nel bruciare a cielo aperto il gas naturale espulso dal sottosuolo come sottoprodotto del processo di estrazione del greggio. Comunemente utilizzata dalle compagnie petrolifere per ridurre al minimo i costi di estrazione, tale pratica è stata definita inaccettabile in tutto il mondo occidentale e soluzioni tecnologiche per ridurne al minimo l'applicazione sono state messe in atto (oggi, in Europa occidentale il 99% del gas come sottoprodotto dell'estrazione di greggio viene utilizzato o reimmesso nel sottosuolo). In Nigeria il gas flaring è illegale dal 1984 e tuttavia, le compagnie petrolifere operanti nella regione (e in particolare nel Delta del Niger) continuano a praticarlo. Il mancato sfruttamento del gas estratto provoca un danno finanziario alla Nigeria stimato in oltre 10 miliardi di US$ ogni anno, in un Paese in cui il 66% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, senza contare i danni ambientali e sociali per le comunità residenti sul territorio e spesso a ridosso dei pozzi. I sottoprodotti della combustione del gas includono ossidi di azoto, ossidi di zolfo, derivati cancerogeni del benzene e diossine.
Tommaso Tautonico
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