01/01/2013 - 01:00

Fitofarmaci e Ambiente: il responso dell'ottavo convegno nazionale

Un quadro de principali interventi e delle tematiche più significative emerse in occasione del tradizionale convegno nazionale promosso da ISPRA e dal Gruppo di Lavoro Fitofarmaci del sistema delle Agenzie Ambientali.
Il 12 e 13 maggio 2010 si è svolto a Roma l' 8° Convegno Fitofarmaci e Ambiente, promosso da ISPRA insieme al Gruppo di Lavoro Fitofarmaci del sistema delle Agenzie Ambientali (programma), con l'obiettivo di approfondire le problematiche connesse con l'uso dei prodotti fitosanitari e favorire la diffusione delle conoscenze in questo settore.
Nel convegno sono stati illustrati gli importati sviluppi normativi avvenuti recentemente a livello europeo e nazionale in materia di prodotti fitosanitari e di tutela delle acque dall'inquinamento e di classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose. Si è parlato della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi, del Regolamento CE 1107/2009 relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, del Regolamento CE 1185/2009 relativo alle statistiche sui pesticidi e della recente normativa nazionale di recepimento delle Direttive 2000/60/CE, 2006/118/CE, 2008/105/CE, 2009/90/CE in materia di tutela delle acque e di sostanze pericolose.
Sono inoltre stati presentati i risultati dei programmi di controllo ambientale e sanitario. In materia di acque è stato presentato il Rapporto ISPRA "Monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque. Dati 2007-2008" disponibile per la consultazione sul sito di ISPRA (Ispra - Paris). In materia di alimenti sono stati presentati dal Ministero della Salute i risultati (ancora non definitivi) dell'attività di controllo ufficiale 2009 sugli alimenti di origine vegetale. La percentuale di campioni irregolari è risultata estremamente contenuta (circa l'1%) in linea con gli anni precedenti.
Altre tematiche discusse hanno riguardato: i criteri utilizzati dalle ARPA per la scelta delle sostanze attive da ricercare nelle acque (Ispra - Paris, Arpa Emilia Romagna - Morelli), alcune esperienze di Agenzie ambientali sulla progettazione del monitoraggio delle acque (ARPA Piemonte - Sesia , ARPA Umbria - Martinelli, ARPA Toscana - Franchi), proposte per la definizione di aree vulnerabili da fitofarmaci (ARPA Toscana - Menichetti), l'assunzione dei fitofarmaci attraverso la dieta (Appa Trento - Lorenzin), la valutazione del rischio sanitario (Arpa Emilia Romagna - Colacci), la mitigazione del rischio per l'ambiente (Arpa Toscana - Carli), metodi di analisi, i biocidi, i metaboliti dei pesticidi prioritari per le acque. Gli abstract delle relazioni e dei poster sono disponibili sul sito di ISPRA.
All'interno della tavola Tavola rotonda sulla "Pianificazione dei controlli ambientali" si è discusso in modo particolare dell'esigenza di migliorare la rilevazione dei dati di impiego dei fitofarmaci che rappresentano un importante punto di partenza nella pianificazione delle attività di monitoraggio ambientale. Uno degli strumenti più importanti per conoscere quali e quante sostanze sono utilizzate sul territorio è rappresentato dal registro dei trattamenti (DPR 290/2001), documento informativo estremamente prezioso per chi opera nella prevenzione in campo ambientale e sanitario ma sostanzialmente non fruibile in quanto "confinato in azienda".
Altri strumenti sono rappresentati dai dati di vendita rilevati da ISTAT, che fornisce un dato molto accurato ma poco analitico per ragioni di riservatezza industriale, e dal Ministero delle Politiche Agricole attraverso il Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) che fornisce un dato molto dettagliato (per singola sostanza attiva) ma poco accurato (mediamente circa il 40% del dato reale) e poco tempestivo (ad oggi ultimo dato disponibile 2007). Alla tavola rotonda hanno partecipato ISPRA, ISTAT, Ministero delle Politiche Agricole, Ministero della Salute, Ordine Nazionale degli Agronomi. Di particolare interesse è stata la proposta, da parte di quest'ultimo, di prevedere l'obbligo di prescrizione dei fitofarmaci e la possibilità di acquistare i prodotti prescritti esclusivamente in Agrofarmacie. Se ciò fosse applicato si garantirebbe il raggiungimento dei principali obiettivi della direttiva sull'uso sostenibile dei pesticidi (Dir. 2009/128/CE) riguardo alla tutela della salute e dell'ambiente e soprattutto riguardo al monitoraggio dell'uso dei prodotti fitosanitari sul territorio.
Nella tavola rotonda si è parlato inoltre di criteri per la pianificazione dei monitoraggi sulle acque (Ispra - Paris) e di biocidi, per i quali non esistono al momento veri e propri programmi di monitoraggio né sistemi di rilevazione degli utilizzi nonostante se ne possono immaginare le rilevanti immissioni nell'ambiente (es. trattamenti contro le zanzare).
ARPAT era presente anche con due poster. Uno riguardante la rilevazione dei risultati dell'attività di monitoraggio delle acque 2008 effettuata dalle Agenzie Ambientali (Arpa Toscana - Franchi). Un altro sui risultati di un progetto dell'Agenzia per il miglioramento della rilevazione dei dati di vendita di fitofarmaci in Toscana (Arpa Toscana - Scarpi).
fonte:arpat.toscana.it
Tommaso Tautonico
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