01/01/2013 - 01:00

Il nucleare è pulito, ne siamo davvero sicuri?

A dirlo è il cofondatore di Greenpeace, Patrick Moore, che afferma anche che il nucleare salverà il mondo dalla dipendenza dal petrolio. Moore, nel 1971 quandò fondò Greenpeace era un fiero oppositore dell'atomo come fonte di energia.
E' passato tanto tempo e Moore non solo è uscito dall'associazione ambientalista ma ne è diventato un fiero oppositore, criticando l'ostruzionismo di Greepeace, e più in generale dei movimenti ambientalisti, contro l'impiego delle centrali nucleari. A detta di Moore è inutile pensare di rivolgersi a fonti alternative, l'unico modo per eliminare la dipendenza dal petrolio è adottare su vasta scala le centrali nucleari per la generazione di energia.
Le centrali nucleari di nuova generazione, secondo l'ex fondatore di Greepeace, non comportano alcun rischio per la salute dell'uomo grazie ai ferrei controlli che vengono fatti. Inoltre, anche il problema dello smaltimento delle scorie nucleari è un "finto problema". Secondo le dichiarazioni rese alla stampa, Moore afferma che in futuro: "il problema delle scorie, già oggi di portata ridotta, non esisterà più, perché le scorie di oggi potranno essere riutilizzate praticamente all'infinito nelle centrali di prossima generazione".
Il movimento "pro-nucleare" sembra contare nuovi sostenitori ogni giorno che passa, si leggono sempre più spesso dichiarazioni a favore dell'atomo, non ultima quella di Obama, come soluzione definitiva ai problemi energetici del pianeta. Sta di fatto che i tempi di costruzione di una centrale nucleare sono lunghi, i costi estremamente elevati e lo smaltimento delle scorie un problema ancora non pienamente risolto. Voi cosa pensate? Il nucleare è davvero l'unica soluzione per risolvere la dipendenza dal petrolio o i governi dovrebbero puntare alle rinnovabili con più decisione?
Tommaso Tautonico
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