01/01/2013 - 01:00

Le foreste riducono del 25% le emissioni di gas serra.

Un apporto importante in questo senso in Italia arriva dal pioppo, che riesce ad assorbire circa 5,7 tonnellate di carbonio per ettaro in un anno. Oltre al suo utilizzo ai fini di produzione di energia pulita.
Il protocollo di Kyoto, trattato internazionale per la riduzione della CO2atmosferica, riconosce esplicitamente il ruolo positivo delle foreste e dei prodotti legnosi nel ciclo del carbonio. Si stima infatti che gli ecosistemi forestali esistenti contribuiscano a ridurre del 25% le emissioni di gas serra nell'atmosfera.
In Italia un ruolo importante nell'abbattimento di questi gas è giocato dalla coltura del pioppo, che si sta rilanciando in tutta Europa anche grazie al recente progetto europeo Euroface, coordinato dall'Università della Tuscia e dal CNR. Simulando le condizioni ambientali che si prevedono per l'anno 2050, gli studiosi hanno stimato un aumento di circa il 20-25% della capacità produttiva di biomassa e di sequestro del carbonio da parte delle piantagioni forestali a rapido accrescimento come, appunto, il pioppo. Una coltura che presenta sempre un bilancio positivo tra carbonio assorbito dalle piante (circa 5,7 tonnellate per ettaro in un anno) e carbonio emesso nel corso degli interventi colturali di gestione.
Per questo il pioppo sta assumendo una sempre maggiore importanza, anche in considerazione del suo utilizzo a fini energetici: costituisce infatti la principale specie usata nelle piantagioni da bioenergia (la cosiddetta SRF - Short Rotation Forestry) sia per il suoi vantaggi colturali (rapidità di crescita, facilità di propagazione e di miglioramento genetico, facilità di espianto), sia per quanto riguarda le ottime caratteristiche della gestione e del prodotto finito.
Il pioppo sarà protagonista anche a Vegetalia AgroEnergie, il Salone delle fonti rinnovabili in programma a Cremona dal 19 al 21 marzo, con un convegno organizzato dalla Commissione Nazionale Pioppo che darà una panoramica completa sulla pioppicoltura e le sue prospettive in campo energetico e ambientali, grazie agli interventi dei maggiori esperti del settore a livello internazionale.
Tommaso Tautonico
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