01/01/2013 - 01:00

Studio Bocconi sui carburanti

Il Certet Bocconi (Centro di economia regionale, dei trasporti e del turismo) ha effettuato uno studio sugli impatti ecologici, economici e sulla salute legati all'utilizzo dei diversi carburanti per autotrazione, secondo cui con un prosieguo stabile dell'attuale tasso di sostituzione del parco auto in Italia con veicoli a metano nei prossimi anni ci potrebbero essere notevoli risparmi rispetto alle emissioni, ai costi sociali e ambientali e di decessi e malattie legati all'inquinamento atmosferico.
Lo studio, condotto nell'ambito del Network mobilità urbana sostenibile coordinato dal Certet, misura gli impatti e quantifica i benefici differenziali generati dallo sviluppo del metano per autotrazione rispetto agli altri carburanti (gpl e alimentazioni tradizionali), basandosi sulla metodologia di calcolo Copert (Computer programme for estimate emissions from road transport) e dati Acie provenienti dai processi di omologazione dei veicoli da parte delle case automobilistiche.
Ipotizzando una crescita del mercato delle vetture a metano del 50% annuo per il periodo 2009-2011 (basato sul tasso di crescita degli ultimi anni) e giungendo così a un parco circolante intorno al milione di vetture a metano, si genererebbero, rispetto alle vetture che si prevede saranno contestualmente sostituite, risparmi sostanziali di emissioni per tutte le tipologie di agente inquinante.
In particolare, per quanto riguarda l'anidride carbonica (CO2), i risparmi stimati sarebbero pari al 25% rispetto alle emissioni prodotte dal parco sostituito.
Per quanto riguarda monossido di carbonio (Co), ossidi di azoto (NOx) e idrocarburi non metanici (NMHC), i risparmi costituirebbero tra il 96% e il 98% delle emissioni totali dei veicoli sostituiti.
Per quanto riguarda i benefici sociali ambientali riscontrati, l'incremento del numero di veicoli a metano previsto per il periodo 2009-11 genererà benefici in termini di riduzione di ossidi di azoto (NOx), articolato (PM), idrocarburi non metanici (NMHC) e anidride carbonica (CO2) stimati pari a circa 15,2 milioni di euro.
In particolare, le minori emissioni di particolato genereranno un risparmio sociale ambientale pari a 7,13 milioni di euro, mentre la riduzione della CO2 prodotta consentirà un risparmio pari a 4,46 milioni di euro.
Operando la medesima stima sotto l'ipotesi in cui i veicoli nuovi ipotizzati a metano fossero invece alimentati a gpl, si riscontrerebbero benefici sociali ambientali pari a 12,9 milioni di euro.
Ne consegue che in termini di benefici monetizzati l'impatto positivo del metano è superiore del 17% rispetto a quello che si otterrebbe con una corrispondente espansione del numero di veicoli a gpl.
Lisa Zillio
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