01/01/2013 - 01:00

Il wireless salva gli acquedotti svelando le perdite

Un dispositivo in grado di "nuotare" nelle condutture dell'acqua e "ascoltare" ogni piccola perdita, per poi "comunicare" i suoi rilevamenti tramite onde radio. Si tratta di uno strumento ad alta tecnologia sviluppato dagli iXem Labs del Politecnico di Torino, premiato con un milione di euro dallo Stato del Qatar.
L'invenzione, infatti, ha tutte le carte in regola per trasformarsi in un prodotto vincente: è "eco-friendly", "social-oriented" e poco costosa (cosa che non guasta mai). Il principio di base è quello del wireless, da anni al centro delle ricerche del team torinese. L'innovazione, in questo caso, consiste nell'utilizzare la potenza delle onde radio per risolvere la piaga degli sprechi di acqua potabile. Un problema molto diffuso in tutto il mondo, che rappresenta un significativo fattore di costo ambientale.
Goccia a goccia, ogni giorno enormi quantità di acqua potabile si perdono per strada, sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo. Guasti, buchi, superfici interrotte che rimangono tali per anni, senza che nessuno riesca a fermare le perdite di questo enorme patrimonio. In Italia una quantità enorme di acqua si disperde tra la sorgente (laghi o pozzi) e il destinatario (i nostri rubinetti). Negli ultimi anni all'impatto ambientale si è aggiunto anche il costo economico, che si sta facendo sentire in tutti i paesi del mondo. A causa del riscaldamento climatico, infatti, le risorse idriche di base si stanno progressivamente impoverendo, e questo fa dell'acqua un bene ancora più prezioso.
La grande novità della "creatura" inventata dagli ingegneri di iXem Labs consiste nel ridurre al minimo la possibilità di errore. E lo fa grazie ad un sistema che consente di "ascoltare" i rumori delle perdite e "comunicare" le informazioni relative. L'oggetto "nuota" liberamente all'interno dei tubi, capta i suoni che li popolano e li trasmette sotto forma di dati tramite le onde radio. In superficie, decodificando questi rumori, è possibile riconoscere il luogo, l'entità e la consistenza delle perdite. La tecnica basata sull'ascolto dei rumori prodotti dall'acqua non è nuova, ma normalmente viene applicata solo su distanze brevi, perché necessita della presenza di un cavo per riportare i suoni in superficie. Il nuovo strumento, invece, si affida alle onde radio e non ha bisogno di alcun cavo: un aspetto decisivo per poter svolgere al top la sua funzione di "ispettore dei tubature".
Tommaso Tautonico
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