01/01/2013 - 01:00

Taglio ai biocarburanti

L'Unione Produttori Biodiesel, l'associazione aderente a Confindustria che riunisce e tutela i produttori italiani di biodiesel, ha lanciato l'allarme per il provvedimento di riduzione, inserito nella Finanaziari 2010, di oltre il 90% dell'aliquota agevolata per i biocarburanti italiani passando da 250 mila a 18 mila tonnellate; se applicata ci sara' un blocco degli investimenti gia' pianificati dai produttori per il 2010 con conseguenze sui livelli occupazionali.
L'Unione Produttori Biodiesel ha denunciato che, oltre a ledere un diritto introdotto dalla Legge Finanziaria 2007 e confermato dalla Commissione Europea, questo provvedimento "incide pesantemente sulla produzione nazionale, gia' esposta in maniera significativa alle importazioni di prodotto da Paesi quali l'Argentina e il Canada".
"Il nostro Paese andrebbe cosi' in controtendenza rispetto all'Europa che, per ridurre le emissioni nocive nel settore trasporti, stabilisce per i Paesi membri l'obbligo di immettere in consumo una percentuale di biocarburanti pari al 10% del totale entro il 2020 mentre il nostro governo non innalza e lascia invariata al 3% la percentuale di biocarburanti da immettere sul mercato".
"Tale comportamento dimostra il disinteresse del Governo verso un settore in fase di consolidamento e di sviluppo, che sta contribuendo alla sfida del crescente ricorso alle fonti rinnovabili. Lo Stato Italiano non puo' sottrarsi agli impegni condivisi a livello internazionale per raggiungere gli obiettivi di miglioramento ambientale e di riduzione della dipendenza da fonti fossili, oltre a quelli di sviluppo dell'economia nazionale e dell'occupazione".
L'Unione Produttori Biodiesel chiede quindi l'immediata reintroduzione delle agevolazioni previste per l'anno 2010 e l'inserimento della percentuale di immissione obbligatoria in commercio pari al 4%, per mantenere gli impegni assunti dall'Italia a livello nazionale e in sede europea.
Lisa Zillio
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