01/01/2013 - 01:00

La Cina sta diventando un paese green

Un rapporto stilato dall'istituto di ricerca The World Resources Institute (WRI) di Washington DC ha evidenziato come la Cina, finora poco incline a seguire una politica rispettosa dell'ambiente, abbia intrapreso una via alternativa per diventare un paese "environmental friendly", impegnandosi perfino più degli Stati Uniti.
L'autrice del rapporto Deborah Seligsohn ha spiegato al magazine britannico New Scientist, come la Cina si stia effettivamente avvicinando a generare il 15% dell'elettricità da fonti rinnovabili entro il 2020.
Entro dieci anni, infatti, avrà installato 150 gigawatt di energia eolica che corrispondono ad oltre cinque volte il livello attuale degli Stati Uniti.
La Cina è anche vicinissima al proprio obiettivo di ridurre del 20% l'intensità elettrica, cioè l'ammontare di energia necessaria a produrre un dollaro di Pil.
Anche le centrali elettriche a carbone cinesi si sono dimostrate più efficienti di quelle americane: l'efficienza termica di quelle Usa, cioè la frazione di calore trasformato in energia elettrica, si è assestata al 33% dai primi anni '60, mentre quella cinese continua a salire ed ha già raggiunto il 35%.
Anche se la Cina ha manifestato riluttanza ad accettare il programma "cap and trade" per gestire le emissioni punendo chi ne produce in eccesso e premiando chi invece resta sotto il tetto stabilito, è evidente che il paese si sta comunque impegnando in favore dell'ambiente ma su altri fronti e questo dovrebbe venir considerato in sede di accordi internazionali.
 
Lisa Zillio
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