01/01/2013 - 01:00

Cinque nuove tecnologie ecologiche per cambiare il mondo

Secondo un'inchiesta del Wall Street Journal, queste nuove 5 tecnologie, potrebbero essere quelle del prossimo futuro, in grado di rivoluzionare il mondo, migliorando la salute del pianeta e anche consentendo la creazione di milioni di nuovi posti di lavoro.
Ecco quali sono queste rivoluzionarie possibilità citate dal giornale Usa: la prima, sfruttare e utilizzare l'energia solare attorno alla terra, tramite il lancio in orbita (a circa 30.000 km di altitudine) di alcuni satelliti provvisti di pannelli fotovoltaici. Tali pannelli trasformeranno la luce solare (ovviamente presente in grandissima quantità a quelle altezze prive della schermatura dell'atmosfera terrestre) in elettricità "passandola" poi sulla terra sotto forma di onde di energia.
La seconda "rivoluzione" dovrebbe riguardare il settore del trasporto, fra i fattori maggiormente inquinanti del pianeta. In sostanza si tratterebbe di due nuove soluzioni per automobili sempre più ecologiche. La prima sarebbe una nuova generazione di batterie dette "al litio-aria", create per lanciare definitivamente le auto elettriche, e che garantirebbero un'efficienza dieci volte superiore alle batterie attuali.
Mentre la quarta tecnologia rivoluzionaria per le auto, potrebbe invece diventare la produzione di carburante derivato dalle alghe, considerate la vera alternativa ai biocarburanti attuali (abbastanza efficienti, ma con un problema: rubano terre coltivabili ai raccolti). Le alghe invece non creerebbero invece alcun problema di coltivazione, ma non solo. Secondo il giornale Usa la resa delle alghe per i biocarburanti è 15 volte superiore a quella delle benzine verdi estratte dai cereali.
La quarta tecnologia fa riferimento alle energie rinnovabili come eolico e solare, attualmente sottoutilizzate soprattutto a causa dell'impossibilità di conservare la corrente prodotta. Secondo il WSJ, irromperanno presto sulla scena nuove batterie al litio che potranno immagazzinare efficacemente l'energia dai pannelli fotovoltaici e dal vento.
Infine, la creazione di carbone pulito: già nel 2020 potrebbero arrivare impianti di piccole dimensioni non inquinanti e che catturano e sotterrano CO2.

 
Tommaso Tautonico
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