01/01/2013 - 01:00

Nominati i negoziatori di Copenaghen

Il premier danese Lars Rasmussen ha assegnato al segretario dell'Onu Ban Ki-moon, al presidente messicano Felipe Calderon e al primo ministro laburista australiano Kevin Rudd il difficile compito di spingere i "grandi della Terra" ad adottare progetti concreti in tema ambientale durante il prossimo summit Onu di Copenaghen.
Il portavoce del primo ministro australiano ha dichiarato che "i leader nominati dal primo ministro Rasmussen condurranno regolari discussioni fino a Copenaghen, incentrate sulla realizzazione di azioni efficaci in materia di cambiamento climatico".
Rudd si e' poi detto felice per la nomina ricevuta, riferendo anche che negoziati "difficili" si stanno gia' svolgendo tra i rappresentanti di vari paesi e che il nodo piu' ostico da sciogliere per l'Australia resta l'approvazione in parlamento dello schema per la riduzione del gas serra, basato su un mercato delle emissioni, a cui l'opposizione conservatrice sta presentando sostanziali emendamenti ma a favore delle industrie piu' inquinanti.
L'incarico ora affidato a Rudd rappresenta quindi un incentivo per raggiungere quanto prima un'intesa con l'opposizione e realizzare la promessa, fatta dallo stesso premier, di ridurre le emissioni fino al 25 per cento, a patto che anche gli altri paesi si impegnino ad adottare forti misure corrispettive.
Un traguardo, questo, non facile per una nazione ancor oggi tra i maggiori inquinatori (circa l'80% dell'energia elettrica generata nel Paese e' prodotta utilizzando carbone) e in cui l'opinione pubblica, secondo un recente rapporto dell'Istituto Lowi per la Politica Internazionale, considera il global change solo come il settimo obiettivo su dieci della politica estera australiana.

 
Lisa Zillio
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