01/01/2013 - 01:00

I Paesi sviluppati non propongono riduzioni di co2 sufficienti

Il World resources institute (Wri) spiega che le proposte di riduzione di emissioni dei Paesi industrializzati entro il 2020 non sono sufficienti per mantenere il riscaldamento globale al di sotto della temperatura critica.
Hanno ragione l'Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) insieme ai Paesi in via di sviluppo a chiedere ai "ricchi" di ridurre le emissioni di gas serra dal 25 al 40% per mantenere la CO2 atmosferica sotto le 450 parti per milione e l'aumento della temperatura globale a 2 gradi sopra dei livelli pre-industriali. Lo studio "Developed Country GHG Reduction Pledges Fall Short" del Wri gli dà ragione.
Jennifer Morgan, direttore del climate and energy program del Wri, spiega che la loro analisi fornisce un quadro preliminare su dove sia diretto il mondo nella sua corsa verso Copenhagen, gli impegni di riduzione delle emissioni dei Paesi industrializzati non saranno sufficiente a soddisfare le raccomandazioni del Fourth Assessment Report dell'Ipcc. Il Wri esorta pertanto i paesi industrializzati a portare avanti impegni più ambiziosi per ridurre le loro emissioni di gas serra. Il rapporto del Wri prende in considerazione gli impegni assunti da alcuni dei paesi sviluppati dell'Annex I del Protocollo di Kyoto, Unione europea, Giappone, Russia, Nuova Zelanda, Australia, Norvegia, Bielorussia, Ucraina e Canada, ed include anche gli Usa (che il protocollo non lo hanno firmato) basandosi sulle riduzioni di emissioni previste dal Clean energy and security act approvato dalla Camera dei Rappresentanti a giugno.
Anche la Netherlands environmental assessment agency ha dichiarato che i Paesi ricchi dovrebbero aumentare di almeno il 10% io loro obiettivi di riduzione di gas serra se vogliono davvero mantenere l'aumento di temperatura a 2 gradi, il limite "magico" posto dal G8 e dal Major economies forum. Secondo il Wri (e l'Ipcc) anche con lo scenario 450 ppm, il rischio che la temperatura salga di oltre 2 gradi resta comunque del 52%.
 
Tommaso Tautonico
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