01/01/2013 - 01:00

Inquinamento sopra i 350 ppm? Sono guai

All'American Geophysical Union Meeting di San Francisco nel dicembre 2007 era già stato presentato come valore limite di concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica, oltre, il riscaldamento globale sarebbe diventato pericolosamente fuori controllo.
Lo abbiamo già superato, per ben due volte....350 ppm rappresenta la concentrazione di anidride carbonica oltre la quale il riscaldamento globale sarebbe diventato pericolosamente fuori controllo. A dirlo fu l'ingegnere della NASA Jim Hansen insieme alle sua squadra di ricercatori durante l'American Geophysical Union Meeting.
Ma la soglia dei 350 ppm, l'abbiamo già passati per ben due volte nell'anno in cui abbiamo toccato e miracolosamente riportato indietro soglie di 390 ppm. La conseguenza di queste due "sforature" è che infatti ora l'Artico si sta sciogliendo. Secondo, significa che le nazioni e gli individui devono fare qualcosa per ridurre la loro impronta ecologica che è molto più grande del previsto, e ciò deve avvenire molto più rapidamente di quanto ci hanno detto.
I dati di Hansen mostrano che, se il pianeta ha bisogno di diminuire le emissioni entro il 2030, bisogna prima di tutto portare i livelli atmosferici al di sotto dei 350 ppm, una sfida più dura economicamente e politicamente da affrontare. Non abbiamo alternative. Mensilmente Hansen porta nuovi dati che dimostrano che la stima iniziale era esatta.
All'inizio dell'estate una squadra inglese ha dimostrato che le barriere coralline non sopravviveranno all'acidificazione delle acque se non riuscissimo a concentrare la CO2 al di sotto dei 350 ppm. Il mese scorso, in un articolo apparso sulla rivista Nature, un team europeo ha individuato nove "confini planetari," il più importante delle quali è stato probabilmente quella stessa linea di 350 ppm per il carbonio. Sopra di essa, hanno detto, si correrebbe il rischio che minaccia la vita ecologica dei sistemi di supporto che si sono sviluppati nell'ambiente.
 
Tommaso Tautonico
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