01/01/2013 - 01:00

Le sfide della ricerca forestale nel Mediterraneo

L'Istituto forestale mediterraneo (Efi) ha sottolineato come nell'hot spot del bacino del Mediterraneo stanno emergendo sfide globali da affrontare congiuntamente per garantire la sostenibilità delle foreste mediterranee.
La European Forest-Based Sector Technology Platform (Ftp), ha fornito alla comunità dei ricercatori forestali del Mediterraneo il quadro necessario per redigere la Mediterranean Forest Research Agenda (Mfra) 2010-2020 in cui si sono evidenziate le principali sfide forestali pan-mediterranee e le priorità scientifiche per affrontarle.
Gli esperti hanno raggiunto un accordo su un programma di ricerca per affrontare i problemi delle foreste del Mediterraneo e la Mfra punta a collegare in rete e coordinare la ricerca a mediterraneo, che richiede uno sforzo coordinato da parte della comunità di ricerca e dei soggetti interessati (proprietari forestali, Ong, aziende, pubblica amministrazione, ecc) ed un utilizzo efficiente ed efficace delle risorse disponibili delle risorse destinate alla ricerca nazionale ed internazionale.
«Quello che viene definito il "triangolo che collega l'Europa mediterranea all'Africa settentrionale e al Medioriente" ha bisogno di maggiore ricerca, istruzione e innovazione per riuscire a sostenere l'ecosistema che produce i vari prodotti e servizi che contribuiscono alle economie nazionali della regione - sottolinea il notiziario scientifico dell'Ue Cordis presentando la Mfra - I 73 milioni di ettari di singolare patrimonio naturale costituito dalle foreste e dai boschi del Mediterraneo ospitano 25.000 specie di piante vascolari (metà delle quali sono endemiche). La regione è apprezzata sia per i suoi beni (legname, sughero, piante aromatiche, tartufi) che per i servizi (turismo e attività di ricreazione), che sono vitali per lo sviluppo socioeconomico della regione».
Ma secondo la Mfra «La ricerca forestale nel bacino del Mediterraneo è ostacolata dalla sua frammentazione, dai suoi mezzi limitati, e dal suo carattere obsoleto occasionale ed isolato. In più, gli scarsi guadagni che vengono dalle foreste mediterranee per l'industria del lego (paragonati ai guadagni delle alter foreste europee) rendono difficile attrarre finanziamenti dei privati.»
«Per questo motivo la nuova strada per superare questa situazione è una forte implementazione di: partnerships di ricerca, networking, capacity building, programmi di istruzione superiore, trasferimento di conoscenze ad un apprendimento long-lif. In questo contesto, la cooperazione nelle ricerca con le alter regioni climatiche del Mediterraneo (Mcr) dovrebbe essere migliorata per condividere conoscenze per affrontare le comuni sfide ed esigenze scientifiche».
Lisa Zillio
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