01/01/2013 - 01:00

Cittadini e cambiamento climatico

In vista della Conferenza mondiale sul clima che si terrà a Copenhagen nel mese di dicembre, si è svolta nella Fondazione Alma Mater di Bologna la sessione italiana dell'iniziativa World Wide Views on Global Warming.
Modificare le tasse sui rifiuti per premiare chi si impegna a differenziare.
Puntare sul "porta a porta" come metodo migliore per aumentare la raccolta differenziata.
Dare la priorità alla riqualificazione energetica degli edifici civili come scelta politica da parte delle amministrazioni locali in tema di sostenibilità ambientale.
Vietare il commercio di prodotti a elevati consumi energetici.
Promuovere l'energia eolica a patto di adottare misure per ridurne gli impatti negativi, considerando che per la maggior parte delle persone le pale eoliche non cambiano la qualità del paesaggio.
Ecco cosa farebbero i cittadini provenienti da tutta la provincia di Bologna per combattere i cambiamenti climatici: proposte, priorità e richieste alle amministrazioni locali.
È il risultato a livello locale dell'esperimento di democrazia diretta che si è tenuto a Bologna il 26 e il 27 settembre nell'ambito del progetto danese World Wide Views on Global Warming.
Un'iniziativa dal respiro globale che si è svolta contemporaneamente con altri 44 Forum in 37 Paesi e ha coinvolto 4.400 cittadini con l'obiettivo di portare la loro voce alla Conferenza delle Nazioni Unite sul clima in programma il prossimo dicembre a Copenhagen, dove i leader mondiali si riuniranno per trovare un nuovo patto su emissioni e inquinamento, dopo il fallimento degli accordi di Kyoto.
A discutere di effetto serra, conseguenze e scelte sostenibili, è stato un campione di circa 100 persone rappresentativo della popolazione della provincia e adeguatamente informato sui temi in questione che, durante la prima giornata, ha affrontato argomenti di carattere generale sui cambiamenti climatici.
I risultati ottenuti da tutti i gruppo di lavoro dara' vita ad un documento di raccomandazione ai governi e sarà portato alla Conferenza di Copenhagen come strumento di partecipazione "dal basso".
Ma cosa contiene il documento rappresentativo delle opinioni e delle richieste della popolazione italiana?
Innanzitutto i cambiamenti climatici e le loro conseguenze sono un tema che preoccupa quasi tutti i partecipanti che, per la maggior parte, si dichiarano a tal proposito abbastanza preoccupati (49%) o molto preoccupati (41%). D'altra parte più della metà del campione (57%) non crede che i politici italiani considererebbero una priorità aderire a un eventuale accordo sul clima raggiunto alla Conferenza, mentre d'accordo con l'applicazione di sanzioni ai Paesi che non rispettano gli impegni presi oltre il 93%, divisi tra coloro (e sono la maggioranza: 68%) che propongono conseguenze così dure da rendere la mancata adesione priva di benefici, chi crede che le sanzioni debbano essere considerevoli (22%) e i pochi che punterebbero su sanzioni simboliche (poco più del 3%).
Tra le soluzioni pratiche, l'aumento dei prezzi dei combustibili fossili è rifiutata dal 48% del campione, mentre l'88% pensa che sia indispensabile adottare misure finanziarie al fine di consentire ai Paesi in via di sviluppo di disporre delle risorse necessarie per ridurre le emissioni e adattarsi; onere finanziario che per il 59% dei partecipanti dovrebbero accollarsi tutti i Paesi eccetto quelli meno sviluppati.
Infine, il gruppo invia ai negoziatori della Conferenze alcune raccomandazioni: al primo posto concretezza e immediatezza, seguita dall'invito a considerare la Terra come la casa comune dell'umanità e quello ad applicare il concetto "chi inquina paga".
La sessione bolognese del World Wide Views on Global Warming è proseguita con un focus a livello locale sulla Green Economy, sulla possibilità di realizzare a Bologna pale eoliche, sulla gestione dei rifiuti, sulle scelte dell'amministrazione locale per promuovere comportamenti a bassa emissione.
Ne è emerso che per il 53% dei partecipanti le pale eoliche non cambiano la qualità del paesaggio ma che per l'81% l'eolico è da promuovere solo se si adottano tutte le necessarie misure per ridurre gli impatti negativi; mentre sul tema rifiuti, l'87% crede che la raccogliere e riciclare il 65% dei rifiuti entro il 2010 sia un obiettivo da perseguire, in particolare, per il 53%, attraverso la raccolta porta a porta e premiando chi la attua cambiando le tasse sui rifiuti (uno strumento valido per il 45%).
Anche gli enti locali (Comune e Provincia) sono chiamati a impegnarsi dando la priorità nelle loro scelte politiche in particolare a riqualificazione energetica degli edifici civili (27%), educazione ambientale e informazione ai cittadini (16%), mobilità sostenibile (10%), edilizia commerciale e residenziale a bassa emissione (10%).
Il progetto, che gode del patrocinio della Provincia di Bologna e della Regione Emilia Romagna, è stato reso possibile grazie al sostegno ricevuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, dalla FAM e dal Consorzio Spinner 2013.

 
Lisa Zillio
autore