11/01/2016 - 18:27

Petrolio, trivelle alle Tremiti: il Mise nega. Ma Bonelli (Verdi) non ci sta

"Un polverone pretestuoso e strumentale: non c'è nessuna trivellazione". Così il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi definisce le polemiche a proposito dei permessi di ricerca offshore nell'Adriatico.
 "Non si prevede infatti alcun tipo di perforazione e quei permessi riguardano una zona di mare ben oltre le 12 miglia dalla costa e anche dalle isole Tremiti" ha detto la Guidi. "Il permesso di ricerca concesso alla società Petroceltic riguarda soltanto, e in una zona oltre le 12 miglia, la prospezione geofisica e non prevede alcuna perforazione che, comunque, non potrebbe essere autorizzata se non sulla base di una specifica valutazione di impatto ambientale. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano conosce benissimo i termini esatti della questione che a suo tempo gli è stata accuratamente rappresentata dal Ministero dello Sviluppo economico" ha continuato il ministro.  
 
La titolare del ministero dello Sviluppo economico si è detta inoltre "attonita" per alcune recenti dichiarazioni di esponenti politici: "la legge di Stabilità, venendo incontro alle richieste referendarie, ha escluso qualsiasi nuova ricerca entro le 12 miglia dalle coste. Il permesso alla Petroceltic non ha quindi nulla a che vedere con la legge di Stabilità visto che si tratta di ricerche al di fuori del limite delle 12 miglia". E comunque, ribadisce il ministro, "nessun altro permesso di ricerca, in nessun'altra parte del Paese, è stato rilasciato alla vigilia dell'approvazione delle legge di Stabilità".
 
Il ministro dello Sviluppo economico si riferisce in particolare alle recenti dichiarazioni di Angelo Bonelli della Federazione dei Verdi che annunciato il via libera, da parte del Mise, alle ricerche di petrolio di fronte alle isole Tremiti. 
 
"Il 22 dicembre 2015 con decreto n.176 è stato conferito il permesso B.R274.EL alla società Petroceltic Italia srl. Di fronte ad un paradiso ambientale e su una superficie di 373,70 Km/q ed in un'area dalla ricca biodiversità marina verranno utilizzate le tecniche più devastanti come l'air gun per le ricerche di idrocarburi, e siccome siamo in periodo di saldi la Petroceltic Italia pagherà allo Stato italiano per bucare i 373 km/q di fondale marino, la cifra di euro 5,16 per km/q per un totale di 1928,292 euro l'anno" ha spiegato l'esponente dei Verdi. 
 
Ma non è tutto. Secondo Bonelli "altri paradisi ambientali sono in pericolo perché sono in corso di autorizzazione permessi di fronte l'isola di Pantelleria per un'estensione di 4124 Km/q e nel golfo di Taranto per estensione di 4025 km/q a favore della Schlumberger Italiana. Sempre a Pantelleria è stato sospeso un permesso all'Audax Energy, non revocato, in attesa di un idoneo impianto di perforazione. In Italia sono vigenti permessi di ricerca per idrocarburi per un totale di 36.462 km/q di cui sulla terraferma sono 90 per un totale di 27.662,97 Km/q e nel sottofondo marino sono 24 i permessi per 8.800 Km/q: si sta perforando un territorio equivalente a quello della Lombardia e Campania messe insieme ". 
Rosamaria Freda
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