31/10/2015 - 16:00

Renzi cita la geotermia tra le eccellenze italiane da esportare nel mondo

Come ampiamente riportato da tutti i principali media italiani, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel corso del viaggio di stato in Sudamerica, ha colto l'occasione per visitare alcuni impianti del gruppo Enel Green Power in Cile, tra cui il cantiere della centrale geotermica di Cerro Pabellón, all'interno del quale ha potuto assistere all'avvio delle attività di perforazione.
Renzi ha parlato -come riferisce Rainews24- di quella che lui chiama la 'soft power', ovvero la crescita e lo sviluppo dell'Italia e delle sue "eccellenze", dicendosi "orgoglioso" di realtà come quella di Cerro Pabellon e degli altri impianti visitati, esempio di una Italia che funziona e che dovrebbe essere presa come modello per affrontare sfide importanti, come quella sui cambiamenti climatici. E al riguardo ha voluto specificare come la classe politica abbia il dovere di guardare al futuro delle nuove generazioni più che alle scadenze elettorali. Il progetto geotermico di Cerro Pabellón è davvero una eccellenza italiana in campo energetico. Se infatti la proprietà nominale dell'impianto è della GDN (Geotérmica del Norte) è altrettanto vero che questa è a sua volta una controllata al 51% di Enel Green Power, e che la tecnologia alla base dell'intero progetto si basa sul know-how sviluppato in Toscana per le centrali geotermoelettriche in provincia di Siena, Pisa e Grosseto.

La centrale di Cerro Pabéllon richiederà un investimento complessivo pari a circa 320 milioni di dollari statunitensi e, localizzata sull'altopiano andino, vicino al confine con la Bolivia, sarà la prima -non solo del Sudamerica, ma al mondo- ad essere costruita ad un'altitudine di 4.500 metri sopra il livello del mare. Il "cuore produttivo" dell'impianto sarà costituito da due gruppi da 24 MW ciascuno, per una potenza installata totale lorda di 48 MW, capace di produrre fino a 340 Gwh annui, sufficienti a soddisfare le esigenze elettriche di circa 165.000 famiglie cilene, evitando così l'emissione in atmosfera di oltre 166.000 tonnellate di CO2 l'anno.

La visita di Renzi in Cile ovviamente ha interessato anche le altre eccellenze italiane. Prima di volare nel nord, il Premier aveva visitato il gruppo Costanera, principale operatore di concessioni autostradali controllato da Atlantia. E dopo Taltal è volato all'Eso, l'osservatorio astronomico situato sul Cerro Paranal, nel deserto di Atacama, realizzato e gestito dall'European Southern Observatory.
fonte: distrettoenergierinnovabili.it
Tommaso Tautonico
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