15/07/2015 - 20:00

Rinnovabili: il sole alimenta il cervello di Expo

L' "Expo Command & Control Centre" è la sede del cervello operativo che per sei mesi deve garantire il funzionamento concreto di Expo, dall'ingresso degli oltre 900 Tir che ogni notte riforniscono i padiglioni alla sostituzione di lampadine, dallo svuotamento dei cestini-rifiuti alla gestione di eventuali allarmi bomba.
Ad alimentare questa importante infrastruttura informatica di controllo, che consta di un videowall con 27 monitor, 40 computer interconnessi (ai quali lavorano polizia, carabinieri, guardia di finanza), oltre a postazioni singole (per vigili del fuoco, polizia forestale e municipale, 118, questura, prefettura, polizia stradale) c'è anche un impianto con 40 pannelli fotovoltaici che producono fino a un massimo di circa 9 KW di picco. Anche la cascina Triulza, antica costruzione rurale già presente all'interno del Sito Espositivo è alimentata da un impianto fotovoltaico. In questo caso di tratta di un impianto in grado di produrre fino a quasi 100 KW, in termini tecnici 94,12"kilowatt di picco".

La cascina Triulza, luogo totalmente rinnovato, ma anche un pezzo del patrimonio storico, architettonico e ambientale della Lombardia, ospita il Padiglione della Società Civile, per mostrare il contributo delle organizzazioni nazionali e internazionali nell'affrontare i grandi problemi dell'umanità, valorizzando le esperienza concrete e le buone pratiche sui temi dell'Esposizione Universale e promuovendo proposte per un futuro sostenibile. Fra i requisiti del rinnovamento del sito l'esigenza di rientrare in "classe B" dal punto di vista energetico, quindi un consumo annuo inferiore a 50 KWh/mq, da cui la necessità di adottare un impianto fotovoltaico, naturalmente con moduli integrabili architettonicamente per un completo rispetto dell'ambiente.

"Il tema centrale di Expo 2015 è nutrire il pianeta, energia per la vita, in questo contesto hanno un ruolo fondamentale le rinnovabili, che contribuiscono in modo sostanziale alla riduzione dell'inquinamento" afferma Stefano Corni, European ESB Key Account, di Omron "Gli impianti qui menzionati, realizzati anche con la nostra tecnologia, sono totalmente in autoconsumo: quindi non usufruiscono di incentivi e si giustificano economicamente grazie alla riduzione di energia elettrica prelevata dalla rete: una prova concreta che il fotovoltaico, finiti gli incentivi, continua a vivere". Ambedue i progetti, terminati nei tempi previsti, sono stati realizzati da Elettrica Rizzi srl, che ha acquisito l'ordine globale per la realizzazione dell'impianto elettrico e meccanico della Cascina Triulza. Gli inverter Omron sono stati forniti dal distributore NEM Nuova Electric Market.
Tommaso Tautonico
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