04/11/2014 - 19:15

Petrolio, Marsiglia (FederPetroli): per stabilizzare i prezzi Brent sopra i 95 dollari

L'Arabia Saudita ha tagliato i prezzi di listino per le consegne negli Usa, ma li ha alzati per gli acquirenti in Asia.
La compagnia petrolifera statale dell'Arabia Saudita, la Saudi Arabian Oil Co., nota anche come Aramco, ha aggiornato i listini per le sue vendite di greggio con consegna a dicembre.
 
Il Brent ha ceduto il 2,32% con un prezzo a barile di 82,81 dollari, segnando il minimo da oltre quattro anni. Il West Texas Intermediate (Wti), ovvero l'indice dei prezzi del petrolio negli Usa, ha ceduto il 2,09% per 77,13 dollari al barile.
 
Ma questa situazione non sembra preoccupare gli addetti del settore. Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli Italia ha dichiarato che "nonostante le continue oscillazioni del prezzo del greggio e la tendenza positiva dello Shale-Oil negli Stati Uniti d'America, i Paesi rappresentati dall'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) sono e resteranno ancora per anni leader nella produzione di petrolio e, grande bacino di offerta petrolifera".
 
"Per avere una stabilizzazione il Brent dovrebbe rientrare in un range tra i 95 e 115 dollari a barile almeno per un semestre per poi iniziare una fase di assestamento" ha continuato Marsiglia. 
 
"Solo in questo modo si riescono ad equilibrare anche le quote di offerta di greggio dei Paesi esportatori e rendere meno variabili le politiche di acquisto. Se assisteremo ad un aumento di gran parte di qualità di greggi nei prossimi mesi, specialmente dai Paesi del Golfo, il tutto dovrà essere interpretato come segnale positivo per l'economia " ha concluso il presidente di FederPetroli Italia.
Rosamaria Freda
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