15/09/2014 - 13:13

Gasdotto Tap: Galletti firma decreto Via. Sindaci salentini in sommossa ma Renzi non molla

La strada verso la costruzione del gasdotto Tap nel nostro Paese sembra essere ormai spianata. Dopo il via libera generale al progetto contenuto nel decreto Sblocca Italia, arriva anche la firma del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, al decreto di rilascio della Valutazione di impatto ambientale favorevole.
Con la firma del decreto di compatibilità ambientale del progetto da parte di Galetti - che arriva dopo il parere positivo espresso a fine agosto dalla commissione tecnica del ministero - il governo ha di fatto bypassato il parere negativo sull'opera, in particolare sul suo approdo a San Foca (Marina di Melendugno, in provincia di Lecce) espresso dal ministero dei Beni culturali.  Ora si apre una seconda fare del progetto che prevede l'autorizzazione del ministero dello Sviluppo economico, per poi arrivare al via libera ai lavori veri e propri.

 
La commissione nazionale del ministero dell'Ambiente ha però messo a punto un pacchetto di 58 prescrizioni che dovranno essere attuate nel corso della costruzione del gasdotto: 32 delle quali prima dell'avvio dei lavori dell'opera. Sette di queste sono relative agli habitat e alla specie animali da proteggere. Non solo. Per l'opera è stata anche disposta una griglia di controlli sul rispetto di quanto stabilito dalla commissione nazionale. 
 
"L'approvazione arriva a valle di un attento coinvolgimento di tutte le parti interessate, del dialogo con le comunità locali, della consultazione pubblica e di una stretta cooperazione con le autorità nazionali e regionali coinvolte nel processo. TAP è impegnata a fornire responsabilmente un progetto di eccellenza e continuerà a lavorare a stretto contatto e in collaborazione con tutti i soggetti interessati" si legge sul sito della Tap. 
 
"Come per gli altri paesi parte del progetto, la relazione finale VIA è stata redatta nel pieno rispetto della legislazione italiana e di quella dell'Unione Europea, in accordo con i requisiti internazionali della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e della Società Finanziaria Internazionale (IFC)" continua la Trans Atlantic Pipeline. 
 
Ma quale sarà nel dettaglio il tragitto che seguirà il gasdotto? L'opera dovrà connettere Italia e Grecia via Albania, permettendo l'afflusso di gas naturale proveniente dalla zona del Caucaso, del Mar Caspio (Azerbaijan) e, potenzialmente, del Medio Oriente. Il punto di approdo del gasdotto in Italia sarà appunto San Foca, in provincia di Lecce. In prossimità del litorale italiano, la condotta sottomarina, dopo aver attraversato l'Adriatico, passerà sotto la costa attraverso un microtunnel di approdo dedicato, lungo 1,5 chilometri, che verrà scavato da terra, a circa 700 metri dalla spiaggia nell'interno e uscirà in mare a circa 800 metri, ad una profondità di 25 metri.
 
L'opera è però fortemente osteggiata dai rappresentanti (sia sindaci che associazioni ambientaliste) del territorio salentino preoccupati per i danni ambientali che il gasdotto potrebbe causare in quella parte della costa. 
 
Ma il premier Renzi sembra avere le idee chiare. "Non è pensabile che si blocchi un'opera pubblica che parte dall'Azerbaijan, e cioè il gasdotto Tap" ha detto il presidente del Consiglio, intervenuto alla Fiera del Levante, a Bari, davanti ai 40 sindaci del Salento che manifestavano contro l'approdo del gasdotto sulle coste pugliesi. A questo proposito il premier ha invitato i sindaci a trovare una soluzione alternativa a San Foca, cosa che i rappresentanti del territorio interessato sembrano proprio intenzionati a fare. Staremo a vedere cosa accadrà anche se i giochi ormai sembrano essere fatti. 
 
Clicca qui per scaricare la documentazione del ministero dell'Ambiente sull'opera.
 
Clicca qui per scaricare il video del progetto messo a punto dalla Tap. 
 
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Rosamaria Freda
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