01/09/2014 - 19:30

Rinnovabili: Italia, 25% della potenza elettrica viene da piccoli impianti

In Italia una quota sempre più crescente di energia elettrica viene prodotta con mini-centrali alimentate prevalentemente da fonti rinnovabili: si tratta di impianti di piccole e piccolissime dimensioni che nell'insieme rappresentano oltre 30 mila M, un quarto della potenza installata totale nazionale.
É ciò che emerge dal Rapporto annuale sul monitoraggio della generazione distribuita pubblicato dall'Autorità per l'energia ed il gas (AEEG) ad agosto. Il Rapporto si basa sugli ultimi dati disponibili, aggiornati al 2012, e conferma il trend di forte crescita delle mini-centrali per numero di impianti, per potenza installata e per produzione lorda. Particolarmente evidente è il notevole sviluppo degli impianti di piccola taglia, per lo più fotovoltaici: infatti, oltre il 99% degli impianti monitorati (per un totale di 482mila), è di piccolissime dimensioni con una capacità di generazione non superiore a 1 MW. Nell'insieme, le "micro-centrali" hanno una capacità produttiva di 15.105 MW, rappresentano il 35,6% della produzione totale (20,3 TWh) e utilizzano quasi esclusivamente fonti rinnovabili (98%), prevalentemente solare (70%) ma anche biomasse, biogas e bioliquidi.

Un altro dato che emerge dal rapporto dell'AEEG è il fatto che circa il 40% dell'energia prodotta da generazione distribuita viene autoconsumata mentre il rimanente viene immesso in rete o, in piccolissima parte, utilizzato per servizi ausiliari della produzione. Il Rapporto è stato realizzato adottando per la prima volta la definizione europea di "generazione distribuita" che comprende tutti gli impianti di generazione connessi al sistema di distribuzione, senza limiti di potenza; a differenza dei precedenti rapporti dove invece la generazione distribuita era definita come l'insieme degli impianti di produzione aventi potenza inferiore a 10 MVA. Anche la nuova metodologia conferma il trend di forte crescita di questi anni: infatti, il confronto omogeneo per la sola classe di impianti fino a 10 MVA, evidenzia un incremento di quasi il 45% rispetto all'anno precedente con 150 mila nuovi impianti; la potenza installata è aumentata di 5.600 MW (+ 31,2%) e la produzione di 10.500 GWh (+35,9%), prevalentemente per lo sviluppo di nuovi impianti fotovoltaici.

In questo scenario, l'AEEG sottolinea la particolare rilevanza assunta dagli interventi di regolazione per promuovere l'integrazione della generazione distribuita nel sistema elettrico e affinché possano avere uno sviluppo crescente e sostenibile nel tempo, garantendo la sicurezza del sistema elettrico medesimo. Tale obiettivo può essere raggiunto operando principalmente su due fronti: innovando le modalità di gestione delle reti e degli impianti (ovvero attraverso una revisione ed ottimizzazione del servizio di dispacciamento, che consideri il nuovo contesto strutturale e di mercato in corso di rapido mutamento e le conseguenti maggiori esigenze di flessibilità del sistema) e promuovendo lo sviluppo delle infrastrutture di rete, tra cui le smart grids.

fonte: distrettoenergierinnovabili.it
Tommaso Tautonico
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