25/07/2014 - 12:53

Rinnovabili, Vicari: pronto entro l'estate il piano di connessione alle rete elettrica dei sistemi di accumulo

Entro la fine dell'estate l'Autorità per l'energia completerà la messa a punto della disciplina relativa alle modalità di connessione alla rete elettrica dei sistemi di accumulo a batteria abbinati a impianti rinnovabili.
Ad affermarlo è stato il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Simona Vicari, rispondendo, in commissione Attività produttive di Montecitorio, a un'interrogazione con cui il deputato del Pd Chiara Braga chiedeva al governo di definire un quadro normativo sulle modalità di connessione alla rete elettrica dei sistemi di accumulo a batteria abbinati a impianti rinnovabili. 
 
Il ministero vigilerà poi affinché il Gestore dei servizi energetici (Gse) si attivi per l'attuazione del piano, adottando i provvedimenti di dettaglio e le regole applicative necessarie per consentire l'ordinato sviluppo del settore e delle relative tecnologie, nel rispetto delle esigenze di corretta gestione degli incentivi, ha continuato il sottosegretario. 
 
Il governo considera infatti una priorità per gli impianti a fonte rinnovabile non programmabile la realizzazione di configurazioni che consentano di migliorare la loro integrazione con il sistema elettrico e con le ordinarie regole di mercato, vista la particolare capacità di penetrazione dimostrata sul mercato nazionale, ha precisato la Vicari. 
 
Il sottosegretario ha poi spiegato come le fonti rinnovabili più prossime al raggiungimento della grid parity e più idonee alla generazione distribuita siano proprio quelle non programmabili, e in particolare fotovoltaico ed eolico. Per questo motivo il governo con i decreti legislativi 28 e 93 del 2011 ha introdotto le prime misure per promuovere e disciplinare l'utilizzo dei sistemi di accumulo, rafforzandole e precisandole poi opportunamente, con l'ultimo decreto di disciplina degli incentivi al fotovoltaico (dm 5 luglio 2012). 
 
Proprio questo provvedimento ha attribuito all'Aeeg il compito di definire le modalità con le quali i soggetti responsabili possano utilizzare dispositivi di accumulo - anche integrati con gli inverter -, per migliorare la gestione dell'energia prodotta e per immagazzinare la produzione degli impianti. Non solo. Spetta sempre all'Authority definire le modalità con le quali i gestori di rete possano mettere a disposizione dei singoli soggetti responsabili, eventualmente in alternativa alla soluzione precedente, capacità di accumulo presso cabine primarie, ha aggiunto la Vicari.  
 
Il sottosegretario ha poi precisato come il comunicato del GSE del 20 settembre 2013 (di cui il deputato Braga ha chiesto in particolare dettagli) faccia riferimento esclusivo alla possibilità di integrare sistemi di accumulo in esistenti impianti che accedono a tariffe incentivanti e risponde al fine specifico e condivisibile di garantire la correttezza della gestione del sistema di sostegno, in modo che l'incentivo, a carico dei consumatori elettrici sia effettivamente destinato alla sola energia già ammessa all'incentivo medesimo, esigenza che verrebbe a essere pregiudicata da un inserimento di sistemi di accumulo secondo regole e sistemi non codificati. 
 
La totalità degli impianti incentivati, quasi 18.000 MW, non erano dotati, all'atto dell'ammissione agli incentivi, di sistemi di accumulo, ha ricordato il sottosegretario e l'onere annuo di incentivazione per questi impianti ammonta a circa 6,7 miliardi di euro, ha ricordato la Vicari. Per questo motivo - ha continuato il sottosegretario - è dunque comprensibile che, fino all'attuazione della disposizione da parte dell'Aeeg, il Gse sia costretto ad adottare in via temporanea tutte le cautele necessarie alla corretta contabilizzazione dell'energia da incentivare.  
 
In sede di replica il deputato Braga dopo aver preso atto della disponibilità del governo a sollecitare l'Autorità e il Gse ad una rapida emanazione (entro l'estate) dei provvedimenti regolatori per la prestazione di servizi di rete, ha ricordato come il quadro regolatorio debba essere completato anche con l'approvazioni delle varianti alle norme tecniche CEI 016021 del 2013. E' fondamentale installare sistemi di accumulo sugli impianti già ammessi ad incentivi, ma è necessario che venga ulteriormente valorizzata la produzione di energia da fonti rinnovabili anche in vista della progressiva riduzione del carico degli incentivi sulla componente A3 della bolletta elettrica, ha concluso la Braga. 
 
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Rosamaria Freda
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