27/03/2014 - 17:43

Compensi vertici: Già dal 2012 il Gruppo GSE ha anticipato la legge sulla Spending Review

Già a partire dal 2012 il Gruppo GSE li ha ridotti, anticipando la legge sulla Spending Review. In relazione alle notizie diffuse in questi giorni dalla stampa sulle retribuzioni percepite dai manager pubblici, si vuole fare chiarezza in merito ai compensi attribuiti ai componenti dei consigli di amministrazione delle società appartenenti al Gruppo GSE.
Si rende noto che i CdA della società Gestore dei Servizi Energetici e delle controllate Acquirente Unico e Gestore dei Mercati Energetici sono stati rinnovati nel 2012; per il GSE in data 13 luglio e per le altre due società il 24 luglio.

In tale occasione, in coerenza con la politica di riduzione dei costi tracciata dal Decreto Legge n. 95 del 6/7/2012 (sulla cosiddetta “Spending Review”), il Ministero dell’Economia, azionista unico del GSE, ha ritenuto opportuno ridurre da cinque a tre il numero dei consiglieri di amministrazione delle società e, come previsto in questi casi, per una ulteriore riduzione dei costi, sono state accorpate in un’unica figura le cariche di Amministratore delegato e Presidente di tutte e tre le società.

Tutti gli altri consiglieri di amministrazione, infine, sono stati individuati tra i Dirigenti del Ministero dell’Economia e del Ministero dello Sviluppo Economico che hanno l’obbligo di riversare nelle casse dello Stato i relativi compensi.

Quanto alle retribuzioni spettanti ai vertici nominati nel luglio 2012, sono state fissate volontariamente dai CdA subito al di sotto del compenso previsto per il Primo Presidente della Corte di Cassazione, adeguandosi quindi, in anticipo, alla legge 7 agosto 2012 n. 135. Tale legge, infatti, prevedeva l’adeguamento dei compensi a decorrere dal primo rinnovo dei consigli di amministrazione successivo
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile