10/03/2014 - 13:30

Rinnovabili: target europeo 2013, sosteniamo l'eolico in Europa!

L'Associazione Nazionale Energia del Vento, ANEV, sostiene che il target proposto dalla Commissione Europea (incremento del 27% nel ricorso alle energie rinnovabili al 2030 e riduzione delle emissioni di CO2 del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990), non è significativo e soprattutto poco efficace, in quanto non stabilisce obiettivi vincolanti per i singoli Stati.
Assieme al coordinamento FREE lancia dunque una campagna online per chiedere maggior coraggio alle Istituzioni Europee per il settore delle rinnovabili che ha dimostrato fino ad oggi di essere in grado di creare sviluppo, crescita economica e industriale, benefici ambientali e anche occupazione: sono oltre 150.000 in Italia le persone che lavorano nella filiera. Soltanto il settore dell'energia eolica conta oggi 34.000 occupati in Italia, con un potenziale di crescita stimato in oltre 67.000 occupati al 2020, distribuiti principalmente nelle regioni del Meridione dove il tasso di disoccupazione è più alto e c'è maggiore necessità di creare lavoro. In assenza di target obbligatori a livello nazionale però, secondo ANEV, si rischia di compromettere un intero comparto industriale e di favorire la fuga di capitali in altri Paesi. Sostenere invece un settore strategico, come quello eolico, significa contribuire in maniera importante al rilancio dell'economia e facilitare il raggiungimento dell'obiettivo di riduzione della CO2, anche prevedendo piani di ammodernamento del parco produttivo attuale, che rendano ancora più efficienti gli impianti esistenti. ANEV ritiene che per raggiungere questo obbiettivo sia necessario che il Consiglio Europeo (che si riunirà il 20 e 21 marzo a Bruxelles per conferire mandato alla Commissione Europea in materia di rinnovabili e cambiamenti climatici) giunga ad un accordo più ambizioso ed incisivo, innalzando il target complessivo di incremento delle fonti energetiche rinnovabili (FER) al 45% e prevedendo specifici obiettivi nazionali.

L'indicazione degli obiettivi certi per i singoli Stati Membri, rappresenterebbe un fatto positivo e offrirebbe certezze alle industrie delle rinnovabili e dell'efficienza che vogliono investire in innovazione e nuovi prodotti. Un obiettivo vincolante consentirebbe all'Europa di giocare un ruolo decisivo nelle trattative per giungere ad un accordo mondiale nell'ambito della Conferenza sul Clima di Parigi del 2015, in cui si dovrà tenere conto nella prosecuzione delle politiche di taglio delle emissioni anche in ambito europeo. Solo se verranno individuati target ambiziosi e condivisi da tutti, si potrà dare una vera svolta all'andamento dei cambiamenti climatici e un adeguato impulso alle fonti rinnovabili. ANEV ritiene inoltre che il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dovrà essere garantito da un nuovo sistema di governance basato su piani energetici nazionali ed auspica che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, presti fede a quanto dichiarato nel suo discorso al Senato per la fiducia al Governo, ovvero che il Governo nel "piano lavoro", che adotterà a marzo, punterà sulle rinnovabili in quanto imprescindibili per creare posti di lavoro.

Per fare ciò è opportuno ridurre i "freni burocratici" posti alle imprese e aumentare la "capacità di attrarre investimenti" nel nostro Paese, obiettivi citati dal Presidente Renzi nel suo discorso, e che potranno contribuire a far invertire il trend negativo registrato dal settore nel 2013, con un declino del 65% rispetto all'anno precedente e meno di 450 MW installati. Un risultato che era stato preannunciato sul finire del 2012 dall'ANEV, anno in cui l'incremento di potenza eolica allacciata è stato per il terzo anno consecutivo superiore ai 1.000 MW, ma si avvertiva già il rallentamento che il comparto avrebbe subito a causa dei nuovi meccanismi di incentivazione posti con il sistema delle aste e dei registri. Questo dato conferma -sostiene ANEV- in maniera non più discutibile l'inadeguatezza dei sistemi vigenti e la necessità di un tempestivo intervento del Governo attuale per evitare che il settore eolico possa subire un ulteriore colpo.

fonte: distrettoenergierinnovabili.it
Tommaso Tautonico
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