03/02/2014 - 14:18

Casa da ristrutturare? Con un prestito conveniente si può risparmiare

Ristrutturare è un costo: per questo oggi ci sono molti prestiti dedicati che ci permettono di risparmiare e dare inizio ai lavori senza preoccupazioni.
Quando si vive da anni nella stessa casa può essere necessario effettuare dei piccoli lavori di ristrutturazione: vuoi una rinfrescata all’intonaco, oppure l’abbassamento dei consumi energetici con l’installazione di pompe di calore, sono tanti i motivi che spingono i consumatori italiani a richiedere un prestito per dare inizio ai lavori. Ma per essere sicuri di fare la scelta giusta, è consigliabile mettere i migliori prestiti a confronto, in modo da trovare il finanziamento che risulta più agevole da rimborsare, in base alle nostre esigenze. Per iniziare possiamo cercare le offerte di Banca IBL, quelle di Compass, Findomestic, etc. che sono disponibili sul web o anche andando direttamente in filiale. In questo modo possiamo sapere quelli che fanno davvero al caso nostro e ci possono sostenere nelle spese.

E a proposito di finanziamenti, ormai è dal 6 giugno 2013 che per gli interventi di riqualificazione energetica in edifici già esistenti esistono delle detrazioni molto consistenti di cui si può beneficiare. E se fino a qualche mese fa le detrazioni erano valide solo fino alla fine di dicembre di quest’anno, adesso la proroga è fino al 31 dicembre del 2015. Dal 2016 invece si tornerà alla percentuale ordinaria prevista per le ristrutturazioni, ovvero il 36%.
Inoltre, non dimentichiamo che con la proroga degli ecobonus, le detrazioni fiscali del 65% per tutto il 2014, e l'eliminazione delle penalizzazioni tariffarie per le tecnologie elettriche ad alta efficienza, i benefici ambientali e sanitari della diffusione delle pompe di calore elettriche per il riscaldamento delle abitazioni potrebbero ammontare a 1,7 miliardi di euro nel periodo 2014-2020.

La società di ricerca e consulenza economica Ecba Project, specializzata nell'analisi costi-benefici e nella valutazione delle esternalità ambientali ha realizzato uno studio sul valore economico del merito ambientale delle pompe di calore elettriche. Lo studio è stato presentato a Roma, al convegno ''Elettricità futura. Crescita sostenibile e sviluppo del settore elettrico'', organizzato da Assoelettrica.

Lo studio ha analizzato i costi generati dalle pompe di calore elettriche attraverso le emissioni in atmosfera dovute alla produzione dell'elettricità necessaria per il loro funzionamento, e li ha confrontati con quelli ambientali e sanitari provocati dalle emissioni degli impianti di riscaldamento convenzionali.

Il confronto si è ispirato a criteri di realtà, utilizzando i dati del bilancio elettrico e altri dati del contesto nazionale, come il mix di fonti energetiche primarie utilizzate nel riscaldamento residenziale, così costituito: 72% gas naturale, 14% biomasse, 8% gasolio e 6% Gpl.

Secondo lo studio i benefici ambientali cresceranno in relazione all'utilizzo delle pompe di calore annualmente installate, passando dai 57 milioni di euro di quest'anno ai 436 milioni di euro nel 2020, con un beneficio sul periodo 2014-2020 che ammonta a circa 1,7 miliardi di euro, e che continuerà a crescere anche dopo il 2020.

Ipotizzando il fabbisogno termico di un appartamento di 115 mq situato in zona climatica D, intermedia per l'Italia (carico termico annuo 13,8 MWhth), il beneficio ambientale annuo è valutabile in circa 258-282 euro per appartamento e quello nell'arco della vita tecnica della pompa di calore di riferimento (15 anni) in circa 4.000 euro. Cifre a cui corrispondono non solo minori emissioni di gas ad effetto serra ma soprattutto minori costi sanitari associati alle emissioni inquinanti degli impianti di riscaldamento.

Andrea Molocchi, partner di Ecba Project, ha commentato così i dati: ''La principale innovazione della metodologia di analisi impiegata nello studio, basata sulla monetizzazione dei maggiori rischi sanitari e ambientali associati alle emissioni in atmosfera è di consentire confronti complessi di convenienza ambientale, fornendo informazioni più complete rispetto a quelle oggi ottenibili impiegando metodologie come l'analisi energetica o l'analisi multi-criterio delle emissioni. Nel caso delle pompe di calore abbiamo riscontrato un significativo divario di risultato fra la metodologia dei costi esterni e l'analisi energetica, pari al 300%".
SuperMoney
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