21/10/2013 - 20:00

Al via la fase di test per la mini-pala eolica di Egp, disegnata da Renzo Piano

Il nuovo aerogeneratore, sensibile ai venti di bassa quota e maggiormente diffusi sul territorio nazionale, in due mesi di test nel campo prove di Molinetto, in provincia di Pisa, ha prodotto più di 1200 chilowattora.
L'innovativa pala minieolica progettata da Renzo Piano e sviluppata in collaborazione con Enel Green Power, la società di Enel interamente dedicata alle fonti rinnovabili, è entrata in fase di test in un sito altamente specializzato e dotato di tutto il necessario. Estremamente sottile, bipala e dunque meno visibile delle tradizionali tripale, il nuovo aerogeneratore è difficile da scorgere nel paesaggio e contemporaneamente sta dimostrando di essere in grado di funzionare anche con venti di bassa intensità. Un risultato ottenuto anche grazie alla ricerca sui nuovi materiali, sempre più leggeri e resistenti, e sulle nuove soluzioni tecnologiche, che hanno consentito la messa a punto dell'aerogeneratore.

Nei casi di assenza totale di vento, la pala è in grado di mimetizzarsi ancora di più con l'ambiente circostante riducendosi a una sottile linea verticale data dalla torre, alta 20 metri e con un diametro di appena 35 cm, e dalle due pale verticali, il cui diametro non supera i 16 metri, allineate e a bandiera. Il prototipo, che è in fase di test nel campo prova di Molinetto di Pisa, dove ha sede anche il centro ricerche di Enel, ha prodotto in due mesi oltre 1200 chilowattora, che sono stati immessi nella rete di distribuzione.

La produzione in serie per il mercato italiano sarà sviluppata al termine di questa fase di test, che sarà effettuata ancora per alcuni mesi. La nuova pala minieolica rientra nella strategia per l'innovazione di Enel Green Power che punta all'implementazione delle performance di tutte le tecnologie rinnovabili, migliorandone la disponibilità e mitigando gli effetti collegati all'intermittenza; ad una sempre maggiore integrazione delle risorse rinnovabili in contesti fortemente antropizzati, grazie all'utilizzo di macchine di dimensioni ridotte e di basso impatto visivo, nonché all'integrazione architettonica; all'impiego di risorse rinnovabili a oggi non utilizzate, così da garantire maggiore disponibilità di energia elettrica anche in siti remoti quali le isole. Alla realizzazione del progetto hanno collaborato lo Studio Favero & Milan di Venezia, per la progettazione esecutiva, e la Metalsistem di Rovereto (TN), per la realizzazione.
Marilisa Romagno
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