09/04/2013 - 18:11

Energie rinnovabili, boom di impianti piccola taglia

Mini centrali fotovoltaiche in forte crescita a fronte di un calo medio della potenza media installata. Sempre più italiani investono nelle energie rinnovabili.
Tutti, indipendentemente dalle possibilità economiche, possiamo fare qualcosa di utile per la tutela dell’ambiente. A partire proprio dai piccoli gesti, come ad esempio occuparci di porre le offerte di energia a confronto e preferire quelle che garantiscono una fornitura proveniente da fonti rinnovabili. Chi poi avesse da parte qualche soldo in più può investire nell’acquisto di pannelli solari o associarsi ad altri consumatori per acquistare un impianto di piccole dimensioni.
 
In Italia è boom per le mini centrali, cioè gli impianti di produzione di energia pulita di piccola taglia. A darne conferma è stata l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas con un Rapporto su dati consolidati del 2011 da cui è emerso che queste strutture sono addirittura raddoppiate anno su anno, attestandosi a quota 335.318. 
 
Un terzo di questi impianti, rientranti nella cosiddetta generazione distribuita, si trovano concentrati in tre sole Regioni, il Piemonte, la Lombardia e la Regione Emilia-Romagna. Analizzando le fonti di produzione, nel 2011 rispetto all'anno precedente c'è stata una forte crescita delle mini centrali fotovoltaiche che ha portato ad un aumento fornitura dell'energia elettrica prodotta con il solare del +458,3%. Bene il termoelettrico e l'eolico con un aumento di produzione di energia elettrica pari anno su anno a +21,7% e +4%, mentre è scesa di quasi il 9% la produzione di energia da fonte idroelettrica. 
 
Complessivamente nel 2011 la generazione distribuita ha portato alla produzione di energia elettrica pulita per complessivi 29,2 TWh con un incremento anno su anno del 47,4%. Le 335.318 mini centrali in Italia, caratterizzate da dimensioni piccole e piccolissime, offrono una potenza complessiva lorda cumulata pari a 17.911 MW che corrispondono, sempre su dati consolidati al 2011, al 14,6% della potenza complessiva da rinnovabili in esercizio su tutto il territorio nazionale. 
 
Nel passaggio dal 2010 al 2011 la crescita delle mini centrali è stata inoltre caratterizzata da un aumento della granularità rappresentata dalla diminuzione della potenza media installata per singolo impianto. Nel dettaglio, l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas ha rilevato che nel 2011 questo valore si è attestato a 0,05 MW dai 0,42 MW medi per singolo impianto dell’anno 2007. Conseguentemente è scesa anche la produzione di energia media annua per singolo impianto, passata dai 1,29 GWh del 2007 agli appena 0,09 GWh del 2011.
 
Questi dati fanno sicuramente ben sperare per il futuro e mostrano un'Italia diversa da quella rappresentata da giornali e televisioni. Un'Italia che crede nelle fonti di energia pulite e rinnovabili, fatta anche da piccoli investitori che cercano di cambiare le cose dal basso, con piccoli progetti.
 
Quello che va fatto capire è che la produzione di energia rinnovabile fa bene sia al pianeta sia al portafoglio. Gli impianti di fotovoltaico, ad esempio, possono garantire la completa indipendenza energetica e non è da poco pensare che si possa tagliare sulla bolletta dell'elettricità.
 
Oltre a tutto con i nuovi sistemi di accumulo si può gestire l'energia prodotta e venderla anche sul mercato. Il sistema degli incentivi sulle rinnovabili pian piano perderà incisività e quello sarà il momento di attuare una politica diversa che spinga sempre più in alto i produttori di energia pulita.
 
Ovviamente ci sarà da fare un ragionamento attento anche sui consumi che non dovranno essere smisurati, ma equilibrati con il fabbisogno medi e l'energia prodotta. Le compagnie energetiche avranno sicuramente un ruolo fondamentale in questa fase, ma ogni cittadino dev'essere consapevole che può fare la sua parte.
SuperMoney
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