21/02/2013 - 17:11

Energie rinnovabili, gli operatori adattano la loro offerta

Le tendenze di mercato rivelano una sensibilità sempre maggiore degli utenti per l’utilizzo di energie rinnovabili e per il rispetto ambientale
Non vi sono dubbi sul fatto che l’interesse primario degli italiani sia innanzitutto risparmiare in modo decisivo sui costi delle utenze domestiche, motivo per cui moltissimi provano a confrontare le tariffe di energia elettrica più convenienti per assicurarsi un contratto vantaggioso, ma al tempo stesso, negli ultimi tempi, la sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali è molto cresciuta e un numero crescente di utenti ha iniziato a prestare attenzione al tipo di fornitura da scegliere e se questa trae origine da fonti rinnovabili . 
Tutti i principali fornitori di servizi energetici, guardano con molto interesse al fenomeno, tanto da decidere di adeguare la propria offerta corredandola di tariffe “green”. 
 
Una delle compagnie che più ha puntato su questo settore è Sorgenia, con la sua Opzione Energia Pulita, un’offerta certificata dall’ente Det Norske Veritas, e una potenza installata di 3.100 MW di impianti a ciclo combinato.
 
Un altro operatore attivo sul fronte delle rinnovabili è Enel, sia con le singole offerte per le utenze domestiche come Enel Pura casa, sia con interi rami aziendali dedicati alla ricerca, allo sviluppo e all'installazione di impianti di produzione green. L'energia ricavata da questi impianti, e venduta dai principali operatori (Edison, A2A, E.ON), è sottoposta a un protocollo di certificazione, che fa alzare leggermente i costi, ma per una buona causa.
 
Quest’attenzione, sia dei gestori che degli utenti, verso il settore delle rinnovabili, è sicuramente un buon segnale, confermato anche da recenti studi e indagini. Fra queste quelle dell'Osservatorio SuperMoney, che ha segnalato l'aumento degli utenti che preferiscono tariffe ecologiche (dall'8 al 12% negli ultimi sei mesi). 
 
Tuttavia è importante ricordare che il miglior modo per salvaguardare l'ambiente è far buon uso dell'energia di cui già disponiamo, razionalizzandone e diminuendone il consumo, sia su scala domestica che su scala industriale. È per questo motivo che tutti i piani nazionali, comunitari e internazionali finalizzati allo sviluppo sostenibile comprendono sempre un'ampia parte relativa alla formazione e alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica.
 
Sicuramente contribuirà a questo una politica di investimenti sulle energie rinnovabili che incentivi alla produzione di risorse energetiche pulite ed ecosostenibili. Ognuno però può fare la propria parte con il consumo critico e la consapevolezza che non bisogna sprecare, ma anzi bisogna valorizzare.
 
Compagnie attive nel settore dell'energia rinnovabile, come Enel, possono ovviamente dare un contributo maggiore grazie alle grandi risorse economiche a disposizione. Oggi i mercati a cui si guarda per la green economy sono quelli dei paesi emergenti, ma influssi positivi di questi investimenti ci saranno sicuramente anche sul mercato italiano.
 
Qualcuno punta il dito proprio sulle rinnovabili, parlando degli alti costi in bolletta, poichè gli incentivi statali devono essere coperti in qualche modo. Tuttavia si tratta di piccoli sacrifici necessari se si vuole sviluppare questo settore di mercato. Altri paesi europei si stanno ammodernando e l'Italia non può rimanere indietro.
 
Il nostro Paese, poi, ha delle risorse naturali invidiabili per quanto riguarda la produzione di energia solare o eolica, per fare degli esempi. Non sfruttare la nostra posizione geografica per creare energia pulita sarebbe un delitto e, sul lungo periodo, ne pagheremmo le conseguenze.
SuperMoney
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