17/01/2013 - 20:00

Come ridurre drasticamente l'inquinamento delle nostre città?

Il 64% delle case italiane sono dotate di caldaie obsolete. L'ammodernamento di questi impianti (a costo zero per i cittadini) farebbe risparmiare ogni anno 16,3 miliardi di euro ed eviterebbe l'emissione inutile di 43 milioni di tonnellate di Co2
Caldaie obsolete e quindi molto inquinanti, impianti che non rispettano le norme sulla manutenzione e sull'emissione di fumi, ma anche sistemi dispendiosi dal punto di vista economico e per le emissioni di Co2. È questo, in sintesi, il quadro che emerge da un'analisi di Elco Italia. "I dati parlano chiaro: il 64% delle abitazioni è dotato di impianti vecchi e spesso inquinanti. Molte delle nostre case sono "energivore" - afferma Maurizio Boldrini, responsabile marketing e pre-vendita di Elco Italia -, ovvero in grado di rendere disponibile solo il 49% del calore che viene realmente prodotto. L'energia termica sprecata annualmente per inefficienza delle nostre case è pari a 10 Mtep ed immettiamo nell'ambiente ogni anno, in modo del tutto inutile visto che non si traduce in benessere, 43 milioni di tonnellate di CO2.

Abbiamo calcolato che se si sostituissero le vecchie caldaie esistenti con moderni sistemi a condensazione nel 10% dei condomini di una grande città, si avrebbe un impatto sull'ambiente pari a 60.000 auto in meno. Del resto oggi, anche grazie agli incentivi fiscali, si possono riqualificare gli impianti abbattendo i costi e dimezzando il ritorno dell'investimento. E' un'occasione che non va persa ed occorre che i vari attori della filiera, dagli enti pubblici alle associazioni, dai media alle aziende operino congiuntamente per informare efficacemente i cittadini". Oggi è possibile infatti ammodernare le caldaie senza gravare sui conti degli utenti: gli incentivi fiscali previsti ed il risparmio energetico permesso dai nuovi impianti rendono il momento particolarmente propizio.

E gli italiani sembrano essersene resi conto. Secondo l'Osservatorio sull'Efficienza Energetica 2012, il 43% delle famiglie è disponibile a valutare ed eventualmente realizzare interventi di riqualificazione, mentre il 13%, ovvero circa 3,3 milioni di famiglie, dichiara di aver già programmato, nel corso dei prossimi 12 mesi, interventi per rendere più efficienti le proprie abitazioni. "Oggi i risparmi sono facilmente quantificabili: un innovativo impianto a pompa di calore integrato con pannello solare rispetto ad uno tradizionale permette risparmi anche del 60%. E anche gli utenti finali se ne stanno accorgendo: non è un caso che sia proprio il segmento delle pompe di calore a guidare la crescita del settore. Nei primi sei mesi del 2012 il mercato ha visto una crescita del 11% e si prevede un ulteriore incremento anche per la seconda parte dell'anno".

Un caso concreto: ridurre gli inquinanti del 50% e dimezzare i costi
Il processo di riqualificazione realizzato in uno stabile di medie-grandi dimensioni in pieno centro storico di una grande città - progettato da Cremonesi Consulenze con prodotti Elco Italia ed installate da Carbotermo S.p.A. - rappresenta un ottimo esempio di come, grazie alle nuove tecnologie, si possano ridurre del 50% sia i costi che le emissioni di inquinanti. L'impianto termico del condominio era composto da 2 caldaie della potenza complessiva di 1200kW, entrambe alimentate a gasolio, utilizzate per offrire riscaldamento e acqua calda sanitaria a 44 unità immobiliari distribuite su tre scale. Tali appartamenti erano riscaldati in parte con fan coil, in parte con pannelli radianti.
L'intervento di riqualificazione ha comportato la dismissione dei vecchi componenti della centrale (come le caldaie, le pompe e gli accumuli) e l'installazione di 7 moduli termici a gas a condensazione Elco Italia, per una potenza complessiva di 770kW, nonché di 24 pannelli solari termici, con relativi accumuli, posati sul tetto. Contemporaneamente al lavoro di riqualificazione dell'impianto centrale si è inoltre provveduto all'installazione di un sistema di contabilizzazione per la ripartizione delle spese condominiali di gas metano.
Il lavoro di ristrutturazione è stato eseguito in soli 3 mesi (tra settembre e dicembre 2011) e i vantaggi sono già evidentissimi: il passaggio dall'alimentazione a gasolio a quella intergrata gas metano / solare ha permesso per il 2011/12 un risparmio quantificabile in 80.000 euro, quindi di circa il 50% rispetto a quanto i condomini avrebbero dovuto spendere se avessero mantenuto il vecchio impianto.
Se si considerano anche i costi di ristrutturazione (deducibili al 55% grazie agli incentivi attuali) in meno di 3 anni il condominio avrà di fatto ammortizzato l'investimento e potrà godere quindi di un risparmio effettivo annuo di circa il 40-50%.
Marilisa Romagno
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