01/01/2013 - 01:00

Conclusi i lavori della III Conferenza di diritto dell'energia

Giunta alla III edizione, la Conferenza, promossa dal GSE e dall'Università di Roma Tre, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, nella giornata conclusiva ha messo a confronto gli operatori e gli esperti del settore per analizzare le principali tematiche giuridiche relative al mercato delle energie rinnovabili. Crescita del paese e sostenibilità: il ruolo delle rinnovabili
"Le prime stime del 2011 vedono una potenza installata da fonti rinnovabili di oltre 41.000 MW. La produzione è stata di circa 84.000 GWh. Il numero di impianti in esercizio è di 360mila unità, per un valore di incentivi erogati nel 2011 di circa 8 miliardi." così l'Amministratore Delegato del Gestore dei Servizi Energetici, Nando Pasquali, a margine dei lavori della giornata conclusiva della III Conferenza di diritto dell'energia. "Il
grande sviluppo delle rinnovabili in Italia" ha poi aggiunto Pasquali " ha fatto sì che, dal punto di vista degli obiettivi europei, il nostro Paese si portasse molto avanti nel settore elettrico. Su un obiettivo del 26,39% al 2020, nel 2011 abbiamo raggiunto circa il 24% di Consumo Interno Lordo coperto da fonti rinnovabili. Un dato che fa pensare al fatto che l'obiettivo sarà raggiunto anche prima del 2020."

Giunta alla III edizione, la Conferenza, promossa dal GSE e dall'Università di Roma Tre, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, nella giornata conclusiva ha messo a confronto gli operatori e gli esperti del settore per analizzare le principali tematiche giuridiche relative al mercato delle energie rinnovabili. Nella relazione di sintesi, Giulio Napolitano, professore di Isituzioni di Diritto Pubblico dell'Universià di Roma Tre, ha evidenziato " la necessità di ripensare il sistema di governance delle energie rinnovabili facendo chiarezza sul riparto di competenze tra Stato e Regioni, superando i limiti della disciplina vigente e il ruolo dell'Autorità dell'energia quale mero esattore presso il consumatore finale delle risorse destinate al finanziamento dei contributi pubblici." "E' necessario rafforzare la capacità di 'presa' degli strumenti di programmazione pubblica" ha aggiunto Andrea Zoppini, professore di Istituzioni di Diritto Privato di Roma Tre e sottosegretario alla Giustizia, "di rendere più efficaci gli strumenti di semplificazione, come l'autorizzazione unica e la conferenza di servizi; di ridurre l'ambito delle decisioni politiche discrezionali in ordine al livello di incentivi e il loro grado di opacità e di incertezza. Questo perché è necessario ripensare la politica degli incentivi ".

"L'efficienza energetica e le fonti rinnovabili non sono in discussione, né l'inclusione dei relativi meccanismi incentivanti nelle bollette energetiche secondo il principio del 'chi inquina paga'." ha dichiarato Guido Bortoni, presidente di AEEG. "Occorre però creare le condizioni per reinserire la programmazione degli incentivi in un alveo di coerenza generale, a tutela sia dei consumatori che dei soggetti attivi nella green economy. Tutto ciò tenendo conto che alcuni obiettivi previsti dalla programmazione degli incentivi sono stati raggiunti già quest'anno, quando l'insieme degli incentivi alle rinnovabili/assimilate supererà i 10 miliardi di euro, con un'alta spesa diretta per le famiglie che si somma ai costi indiretti indotti nel sistema elettrico e nel mercato". Le conclusioni della Conferenza sono state affidate a Claudio De Vincenti, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, il quale, annunciando l'imminente approvazione dei Decreti, ha affermato che "stiamo lavorando alla costruzione della strategia energetica nazionale. I quattro punti chiave saranno efficienza energetica, sostegno economicamente sostenibile alle fonti rinnovabili, punti di ingresso del gas in Italia e relativi rigassificatori e rilancio della produzione nazionale di idrocarburi."
Marilisa Romagno
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