01/01/2013 - 01:00

Una 'Energy House' al servizio dell'Ospedale Bufalini e della città di Cesena

La nuova centrale di teleriscaldamento consente di risparmiare 812 TEP all'anno, pari a 3.000 pannelli fotovoltaici da 1 kW, e di evitare la produzione di 3.700 tonnellate di CO2, corrispondenti a circa 220.000 nuovi alberi piantati.
Un nuovo importante tassello è stato posto nello sviluppo del teleriscaldamento a Cesena. Il teleriscaldamento rappresenta oggi il modo più efficiente di produrre il calore riducendo i consumi e favorendo il miglioramento della qualità dell'aria. Con la messa a regime dell'Energy House del Polo Bufalini, inaugurata questa mattina alla presenza di autorità locali, regionali e religiose, dopo quelli ex Zuccherificio e Montefiore, si completa la prima fase del 'Progetto Teleriscaldamento', oggetto di un accordo fra Amministrazione Comunale e Hera, che vede servite o servibili le zone principali della città.

Il progetto ha visto la sua realizzazione dopo l'approvazione da parte del Comune del progetto presentato da HERA, "Piano generale per l'estensione e il potenziamento della rete di teleriscaldamento a servizio della città di Cesena", che comprendeva anche il Bufalini. Nel giugno 2008, dopo la precisa definizione dei termini tecnici ed economici dell'operazione, è stato siglato l'accordo tra HERA e l'Azienda USL di Cesena, che prevedeva la realizzazione delle necessarie opere e la successiva fornitura di acqua calda, vapore e acqua refrigerata.

La nuova "Centrale Polo Bufalini" o "Energy House", realizzata in un'area privata di proprietà Hera adiacente al nosocomio cesenate, è un impianto che fornisce energia termica (sotto forma di acqua calda, acqua refrigerata e vapore) a tutto il Polo Ospedaliero, privilegiando la sostenibilità ambientale. L'impianto è progettato per servire nel tempo anche altre utenze a partire dagli edifici pubblici e nuove lottizzazioni presenti in zona. La potenza termica complessiva è superiore ai 15 MW e il costo dell'intervento si aggira sui 6 milioni di Euro, interamente sostenuti da Hera Spa.
 
I vantaggi del Teleriscaldamento per l'Azienda USL di Cesena
 
Fino ad oggi, il fabbisogno di riscaldamento all'interno dell'area del Bufalini è stato garantito da due Centrali Termiche ad acqua calda, diventate ormai obsolete. Il fabbisogno di potenza frigorifera invece è stato assicurato da unità "split" autonome e da vari gruppi frigoriferi, anch'essi ormai datati. Solo da pochissimi anni è stata realizzata una nuova Centrale Frigorifera, predisposta anche per ricevere acqua refrigerata dal "Polo Tecnologico" di HERA, che porterà ad una progressiva centralizzazione della produzione.
 
Oltre agli oggettivi vantaggi ambientali offerti dal teleriscaldamento e dalla cogenerazione, l'attivazione dell'Energy House consente all'Azienda USL di Cesena di concentrare in un unico polo tecnologico tutto il sistema di produzione delle forniture di acqua calda e vapore, evitando di effettuare investimenti per il rinnovo e il potenziamento degli impianti di riscaldamento esistenti, per un importo di circa 1.450.000,00 euro, investimenti che sarebbero stati necessari fin da ora, stante l'estrema datazione delle caldaie. La nuova centrale offre inoltre maggiori garanzie di continuità nell'erogazione del servizio, sia in termini di calore, anche per mezzo del futuro collegamento alle altre isole di produzione di HERA, sia in termini di acqua refrigerata, avendo a disposizione un'ulteriore fonte di produzione alternativa al gruppo frigo già esistente. Dal punto di vista economico, per l'Azienda Usl di Cesena, considerando anche il risparmio nell'investimento principale, si stima una riduzione del costo complessivo annuo attualmente sostenuto di circa € 90.000.
 
"Quest'opera rappresenta un ulteriore passo avanti nel cammino intrapreso da Cesena per incentivare politiche di contenimento dei consumi energetici e di produzione di CO2, secondo gli impegni assunti nel 2009 con l'adesione al Patto dei Sindaci Europei, che ci indica di ridurre almeno del 20% le emissioni nel giro di dieci anni. Con l'adozione del Piano Energetico comunale e il varo della Società 'Energie per la città' ci siamo dotati degli strumenti concreti per raggiungere questo obiettivo. Si pone in sintonia con questo impegno la scelta compiuta da Ausl di Cesena ed HERA di puntare sullo sviluppo del teleriscaldamento: grazie a questo sistema sarà possibile produrre calore riducendo i consumi e favorendo il miglioramento della qualità dell'aria" ha sottolineato il sindaco di Cesena Paolo Lucchi.

"Oggi un nuovo importante tassello è stato posto a Cesena nello sviluppo del teleriscaldamento, che rappresenta il modo più efficiente di produrre calore. Grazie all'entrata in funzione dell'Energy House, infatti, è possibile risparmiare ogni anno 812 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) ed evitare la produzione di 3.700 tonnellate di CO2. Confidiamo che la Centrale a breve potrà servire, oltre all'Ospedale, anche altri edifici pubblici e privati presenti in zona o di prossima costruzione.” ha precisato Roberto Sacchetti, consigliere d'amministrazione di HERA Spa. "Dall'impianto ci si attende, oltre al contributo per il miglioramento dell'ambiente, un risparmio economico per l'ospedale e un aumento della sicurezza derivante da un'importante evoluzione tecnologica rispetto alle caldaie precedentemente in uso" ha aggiunto Maria Basenghi, direttore generale dell'Ausl di Cesena.

Che cos'è l'Energy House?

L'Energy House, denominata 'Centrale Polo Bufalini', è una Centrale di Teleriscaldamento-Teleraffreddamento e produzione di vapore a cogenerazione ed è stata realizzata in un'area di proprietà Hera ubicata all'interno del Polo Ospedaliero Bufalini di Cesena. L'impianto fornisce energia termica (sotto forma di acqua calda, acqua refrigerata e vapore) al Polo Ospedaliero Bufalini arricchendo la rete di teleriscaldamento della Città di Cesena, rete che fornisce un importante contributo allo sviluppo sostenibile, attraverso il contenimento dei combustibili e la riduzione delle emissioni in atmosfera. Grazie all'entrata in funzione dell'Energy House, infatti, è possibile risparmiare ogni anno 812 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) ed evitare la produzione di 3.700 tonnellate di CO2.
 
La Centrale, che ha una superficie lorda di circa mq 760 e un'altezza interna di circa 5,20 mt, è costituita da una struttura portante in cemento armato prefabbricato ed è suddivisa all'interno in locali destinati a centrale frigorifera (85,75 mq), centrale termica ( 369,22 mq)., 3 locali per centrale di cogenerazione (48,00 mq. ciascuno), di cui uno predisposto in caso di necessità per l'inserimento di un ulteriore gruppo di cogenerazione, oltre a un locale di circa 50 mq contenente tutti i quadri elettrici di comando e controllo e di media e bassa tensione. Infine, è stato previsto un locale per cabina Enel di 15 mq. Il calore ad uso riscaldamento viene prodotto con una temperatura massima di 90°C e una potenza massima di 17,6 MWt (con un salto termico tra andata e ritorno di 30°C), che deve soddisfare le esigenze dell'Ospedale per 12,67 MWt (carico di punta), mentre i rimanenti 4,93 MWt sono disponibili all'estensione del servizio energia sulle direttrici del sistema cittadino.

Il calore ad uso raffreddamento viene prodotto con una temperatura massima di 6°C: la fornitura di acqua refrigerata deve soddisfare unicamente i carichi di base dell'Ospedale, il cui fabbisogno complessivo è stato stimato dall'Azienda USL di Cesena in 8,72 MWf. In particolare, l'acqua refrigerata, ottenuta con il recupero di parte del calore di scarto proveniente dal cogeneratore, consente di assicurare il controllo delle temperature nei locali dell'ospedale dove sono collocate le alte tecnologie. L'impianto di cogenerazione, composto da due motori a combustione interna alimentati a gas metano della potenza elettrica complessiva di 1,9 MWe ed una potenza termica totale recuperabile di 2,3 MWt, ha la predisposizione per un terzo cogeneratore. L'uso di motori endotermici funzionanti a gas metano rappresenta attualmente la tecnologia più utilizzata nel campo della cogenerazione, perché essi presentano il vantaggio di essere adatti a carichi variabili e sopportano, meglio delle turbine, arresti e partenze. Il motore endotermico utilizzato per la cogenerazione renderà disponibile energia termica a due livelli di temperatura:  energia ad alta temperatura (circa 400°C), grazie ai fumi in uscita dal motore, ed energia a bassa temperatura (circa 90°C), data dal sistema di raffreddamento del motore. L'energia elettrica prodotta viene utilizzata per il funzionamento del sistema (che in fase invernale può assorbire di punta fino a 210 kWh ed in fase estiva circa 680 kWh), mentre l'energia in esubero prodotta verrà venduta al Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale, sfruttando l'opportunità data dalle direttive nazionali, secondo cui l'energia elettrica prodotta da cogenerazione ha priorità nel convogliamento in rete.

La fornitura di calore serve a soddisfare i carichi dell'Ospedale Bufalini, mentre la rimanente potenza sarà a disposizione del centro urbano; la fornitura di vapore avviene invece per il solo Ospedale. Entrambe le reti, sia per il riscaldamento che per il vapore, hanno tubazione di scorta in by-pass per uso manutentivo straordinario, dello stesso tipo di quelle previste per il normale trasporto dell'acqua calda o vapore.
Vesna Tomasevic
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